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  • Concerto n° 16 – Amatis Trio

    Concerto n° 16 – Amatis Trio

    20:30 -23:00
    06/04/2023Europe/Rome
    Via Chiaia, 157, 80121 Napoli

    Giovedì 6 aprile 2023 – Teatro Sannazaro – ore 20.30  

    TRIO AMATIS

    Ludwig van BeethovenTrio in si bemolle maggiore op. 11 Gassenhauer; Dmitrij Šostakovič Trio n. 1 op. 8; Franz Schubert Trio in mi bemolle maggiore op. 100


     

    TRIO AMATIS

    Lea Hausmann, violino

    Samuel Shepherd, violoncello

    Mengjie Han , pianoforte

    L’Amatis Trio è stato fondato ad Amsterdam nel 2014 e ora ha sede a Salisburgo, in Austria. La violinista tedesca Lea Hausmann, il violoncellista britannico Samuel Shepherd e il pianista cino-olandese  Mengjie Han sono celebri per la loro energia, intuizione, creatività, comunicazione e passione. Il trio è considerato uno degli ensemble più importanti della sua generazione.

    L’Amatis Trio si è esibito in 43 paesi in 5 continenti e ha vinto molti importanti concorsi e premi internazionali. Sono ex BBC Radio 3 New Generation Artists e sono stati selezionati come ECHO Rising Stars (European Concert Hall Organisation) da Elbphilharmonie Hamburg, Köln Philharmonie, Festspielhaus Baden-Baden e Dortmund Konzerthaus. Il trio ha ricevuto alcuni dei più prestigiosi premi musicali da tutto il mondo, tra cui il Kersjesprijs dei Paesi Bassi e il premio Borletti-Buitoni Trust Fellowship.

    Oltre alle esibizioni in molti dei festival più importanti del mondo, tra cui il BBC Proms, il Verbier Festival, la Svizzera e l’Edinburgh International Festival, i compneneti del  trio sono  regolarmente invitati come solisti, esibendosi con orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra, BBC Wales e l’Orchestra dei Musei di Francoforte. Attualmente sono ‘Artists in Residence presso l’Università di Cambridge e incaricati della Irene R Miller Piano Trio Residency presso l’Università di Toronto, Canada.

    L’ Amatis Trio ha pubblicato il suo CD di debutto su AVI Records con la musica di Enescu, Ravel e Britten. Il disco ha ricevuto elogi dalla critica e si è guadagnato l’inclusione dell’ensemble nella sezione  “Artists to Watch” della rivista Gramophone.

    Il loro forte impegno per la musica contemporanea ha portato il trio a formare il “Dutch Piano Trio Composition Prize”, volto a incoraggiare i giovani compositori ad ampliare il repertorio del trio con pianoforte. Fin dall’inizio hanno commissionato e eseguito in prima assoluta 15 brani contemporanei, l’ultimo dei quali Moorlands, opera del compositore svedese Andrea Tarrodi.

    I riconoscimenti  includono il Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne 2018, il Concorso Internazionale Joseph Haydn 2018 a Vienna, il Concorso Internazionale Joseph Joachim a Weimar, in Germania.

    Sia Lea che Sam suonano su ottimi strumenti Jean-Baptiste Vuillaume gentilmente prestati da generosi mecenati attraverso la Beares International Violin Society.

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  • Concerto n° 17 – Stefano Di Battista, Daniele Sorrentino, Andrea Rea, Luigi Del Prete

    Concerto n° 17 – Stefano Di Battista, Daniele Sorrentino, Andrea Rea, Luigi Del Prete

    20:30 -23:00
    13/04/2023Europe/Rome
    Via Chiaia, 157, 80121 Napoli

    Giovedì 13 aprile 2023 – Teatro Sannazaro – ore 20.30  

    STEFANO DI BATTISTA, sax

    DANIELE SORRENTINO, contrabbasso

    ANDREA REA, pianoforte

    LUIGI DEL PRETE, batteria

    Morricone Stories


     

    STEFANO DI BATTISTA

    Nasce a Roma nel 1969 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica.
    Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. E’ qui che, fino all’età di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità essenziali della sua musica: l’allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono “acidulo” di Art Pepper (“…immediatamente volevo suonare in quel modo… fu l’inizio della mia passione”) e incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani (“lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente.”). La sua starda è ormai segnata: Stefano sarà un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel ’92 si trova per caso a suonare al Calvi Jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione (“quando sono arrivato in Francia, avevo l’impressione di essere nato lì. In Italia avevo l’impressione di non esistere…”).

    Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. E’ il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi.

    Si stabilisce nella città e incomincia la vita sfrenata del musicista. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly, ecc. La carriera di Di Battista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome.

    Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista di questi ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso (“la ritmica che ho sempre desiderato”). Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento. Nel luglio ’00, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto.

    Nel 2016 esce l’album dedicato alla figura femminile “Womman’s

    Nel 2017 realizza la colonna sonora “solo cuore e amore candidata al David  Di Donattello

    Nel 2020 realizza la colonna sonora del film “futura” nelle sale settembre 2021

    Nel 2021/22 e uscito in tutto il mondo  in aprile il nuovo album dedicato al maestro Morricone in versione jazz

    Morricone Stories prodotto della Warner Germania è in questo momento in testa alle classifiche jazz francesi e tedesche.

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  • LE STAGIONI DEL BAROCCO – AVERSA Mauro Castaldo

    LE STAGIONI DEL BAROCCO – AVERSA Mauro Castaldo

    19:30 -20:30
    27/04/2023Europe/Rome

    LE STAGIONI DEL BAROCCO
    Aversa – Napoli
    27 aprile – 17 giugno 2023

    Giovedì 27 aprile 2023 – Aversa, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – ore 19.30
    MAURO CASTALDO, organo
    Xàcara, un racconto musicale: dal ricercare alla sonata.
    Jan Pieterszoon Sweelinck – More palatino; Jacopo da Fogliano – Recerchare & Recerchada; Marco Antonio Cavazzoni – Madame vous aves mon cuor; Antonio de Cabezòn – Diferencias sobre el Canto Llano del Caballero; Giovanni Maria Trabaci – dal Libro II 1615 Gagliarda Prima à 4 detto il Galluccio, Gagliarda Seconda à 4 detta la Morosetta, Gagliarda Quinta Cromatica à 5 detta la Trabacina; Juan Bautista Cabanilles – Xàcara; Domenico Cimarosa – Sonata n°2 del m.s. in la minore, Sonata. n°3 del m.s. in la maggiore, Sonata n°15 del m.s. in sol maggiore, Sonata n°20 del m.s. in la minore, Sonata n°46 del m.s. in la minore, Sonata n°32 del m.s. in sol maggiore

    MAURO CASTALDO
    È docente di Organo al Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento. Insegna presso i conservatori di musica dall’anno accademico 1989/1990, ha vinto il concorso nazionale per esami e titoli D.M. del 18.07.1990 per Armonia Complementare. È fondatore e presidente dell’Associazione Organistica “Giovanni Maria Trabaci” di Napoli. È autore del libro “Il giardino dei silenziosi – Iuppiter Edizioni” dedicato agli organi delle chiese di Napoli. È diplomato in Pianoforte, Organo e Composizione Organistica, Clavicembalo, Composizione e Direzione d’Orchestra. Ha frequentato, altresì, i corsi di perfezionamento all’Accademia Musicale Chigiana di Siena di Clavicembalo con Kenneth Gilbert e Musica per Film con Ennio Morricone. Nel 1991 ha vinto, presso il Conservatorio “San Pietro a Majella di Napoli”, il Premio di Composizione “Terenzio Gargiulo” con: Interludio per Orchestra, Quartetto per Archi, Suite per Fiati. Nel 1997 ha inciso un CD, interamente dedicato alle sue composizioni per organo, recensito da “The American Organist Magazine” di New York. Nel corso di una lunga attività musicale, che ha avuto inizio nel 1984, ha preso parte in qualità di organista pianista clavicembalista compositore e direttore di coro a rassegne e festival in Italia, Germania, Spagna, Austria.

    Il concerto è gratuito

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