300 anni di Scarlatti a Napoli Mostra documentaria

La rassegna 300 Alessandro Scarlatti, che dal 29 aprile, attraverso concerti, convegni ed iniziative editoriali ha celebrato a Napoli, nel 300mo della morte, il genio del grande musicista, si chiude con la mostra 300 anni di Scarlatti a Napoli a Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco di Napoli

La mostra documentaria, curata da Chiara Eminente, sarà inaugurata martedì 11 novembre alle ore 17.00, e visitabile fino al 25 novembre raccoglie reperti manoscritti di Alessandro Scarlatti custoditi dall’Archivio Storico del Banco di Napoli. 

Si parte dalla persona storica di Alessandro Scarlatti immersa nel suo tempo attraverso i secenteschi mandati di pagamento personali con firma autografa e per gli allestimenti delle sue opere al Teatro di San Bartolomeo, con documenti presenti nell’Archivio Storico del Banco di Napoli.  

Si apre poi il viaggio nella memoria di Scarlatti nella nostra città: nei primi del Novecento la ricostruzione degli eventi che portarono a dare il nome di questo allora ancora poco conosciuto compositore – ancora alla fine degli anni ’20 non si avevano informazioni precise sul luogo e data di nascita – ad una nascente Associazione musicale, nelle parole di Salvatore Di Giacomo e di Emilia Gubitosi. Esecuzioni delle sue composizioni, approfondimenti musicologici e celebrazioni portano nel 1960 a intitolargli la Grande Sala del Conservatorio San Pietro a Majella, da allora Sala Scarlatti.

L’ultima parte della mostra è dedicata al revival della musica di Scarlatti a partire dal 2000, quando l’Associazione si dedica alla ricerca, allo studio e alla diffusione capillare delle sue opere strumentali e sacre. La riproduzione audio/video di due Oratori nella esecuzione della Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio accompagneranno la visita con le note della sua musica. 

Al termine della presentazione degli spazi espositivi, verrà eseguita in collaborazione con il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio San Pietro a Majella una Cantata fino ad oggi sconosciuta di Alessandro Scarlatti, ritrovata nella Biblioteca di Noto. 

Alessandro Scarlatti 
Eurilla all’or che sei cinta 

Arianna Pecoraro, soprano
Sabrina Lo Presti, violoncello barocco 
Ugo Di Giovanni, arciliuto 

Fondazione Banco di Napoli – Palazzo Ricca

Via dei Tribunali 213, Napoli

Lunedì/Venerdì 10.00-17.00

Ingresso libero

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