Associazione Alessandro Scarlatti
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Concerto n° 12 – Trio Jean Paul

Giovedì 16 febbraio 2023 – Teatro Sannazaro – ore 20.30

TRIO JEAN PAUL

Integrale dei Trii di Robert Schumann, Felix Mendelssohn e Johannes Brahms (I concerto)

Robert Schumann – Trio in fa maggiore op.80; Johannes Brahms – Trio in do minore op. 101; Felix Mendelssohn – Trio in do minore op. 66


TRIO JEAN PAUL

Ulf Schneider, violino

Martin Löhr, violoncello

Eckart Heiligers, pianoforte

  “Le interpretazioni del Trio Jean Paul possiedono il segno di un’intelligenza che trasmette la gioia del suono e ricche di una curiosità passionale: drammaticamente sorprendenti ma sempre di una chiarezza delicata, solisticamente proposte ma pervase da un senso poetico del dialogo strumentale”. Questo scriveva il Tagesspiegel di Berlino a proposito di un concerto del Trio Jean Paul alla Filarmonia berlinese, tanto da essere il credo artistico di questo ensemble, fondato nel 1991, divenuto nel frattempo una delle formazioni da camera oggi più ricche di personalità. La scelta del nome esprime solamente una loro affinità particolare con la musica di Robert Schumann ma anche la scelta  artistica preminente, quella  di fare degli elementi linguistici ed espressivi del testo musicale il punto di partenza delle loro interpretazioni. Questo approccio determina non solo un nuovo modo di lettura delle opere classiche che si rifanno ai principi della musica barocca, ma  attraversa anche l’idea romantica della “musica poetica” , fino alla musica del nostro tempo. Molti celebri composi contemporanei hanno infatti accettato questa loro scelta interpretativa e hanno loro edicato vari trii: Brett Dean, Gordon Kerry, Martin Christoph, Michael Denhoff.

Lo sviluppo artistico del Trio è stato segnato dalla loro intensa collaborazione con Hatto Beyerle del quartetto Alban Berg, e da altre sollecitazioni significative ricevute da Nikolaus Harnoncourt e Sir Roger Norrington. Dopo i primi premi ricevuti ai Concorsi Internazionali di Osaka (1993), Melbourne ( 1995) e al German Music Competition- riconoscimento  che da dieci anni non veniva assegnato ad un trio- una intensa attività concertistica si è andata sviluppando, trasformando il Trio Jean Paul in ospite regolare delle grandi metropoli musicali quali Londra, Berlino, Amsterdam, Parigi, Bruxelles e conducendo l’ensemble in tournée in Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Il Trio è egualmente invitato dai Festival Internazionali ( Schleswig-Holstein, Eté de Kissing, Festival di Ludwigsburg, Braunschweig Classix, Schubertiade di Feldkirch, Reinghau Festival, Khumo ). Assai ricca la discografia: i trii di Mendelssohn hanno ricevuto nel 2009 il Super Sonic Award in Lussenburgo , i trii di  Schumann, Beethoven, Brahms e Schoenberg, quest’ultimo Cd ha ricevuto il Deutchen Schallplattenkritik nel 2005.

Concerto n° 11 – Grazia Raimondi, Luigi Piovano

Giovedì 9 febbraio 2023 – Teatro Sannazaro – ore 20.30 

GRAZIA RAIMONDI, violino

LUIGI PIOVANO, violoncello

Georg Philipp Telemann – Fantasia n. 9 in si minore per violino solo; Alfred Schnittke – Madrigal in memoriam Oleg Kagan per violino solo; Johann Sebastian Bach – Suite per violoncello solo n. 1 in sol maggiore BWV 1007; Arcangelo Corelli – Sonata a violino e violone in re minore op. 5 n. 12 La Follia; Zoltán Kodály – Duo per violino e violoncello op. 7


Grazia Raimondi

Diplomata in violino con il massimo dei voti e la lode a Bologna con G. Adamo. Si perfeziona con S. Accardo, C. Romano e M. Raskin. Vincitrice della borsa di studio “J.W. Fulbright” consegue l’Artist Diploma con F. Gulli e R. Dubinsky presso l’Indiana University in USA. Vincitrice del 1° premio all’ “UC Music Awards Hong Kong”, al Sibelius Competition (Indiana USA), alla Rassegna Nazionale di Vittorio Veneto, ha tenuto concerti in prestigiosi teatri e Festival tra i quali: Carnegie Hall di New York, “Newport Music Festival” in USA, Teatro alla Scala di Milano, Concertgebouw di Amsterdam, Proms di Londra, Grossen Musikvereinsaal di Vienna, Philharmonie di Monaco, Teatro Colon di Buenos Aires. Ha suonato con importanti musicisti come Pappano, Sitkovetsky, Sollima, Piovano.

È stata primo violino della Tokyo Philharmonic Chamber Orchestra, della Hyogo Pac Orchestra (Osaka) e primo violino solista della Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, dei Musici Aurei, dell’Orchestra di Padova e del Veneto, della Camerata Strumentale di Prato e dell’Ensemble Prometeo. Ha tenuto masterclass in Giappone, in Thailandia e in Spagna, è stata invitata presso la Southern Louisiana University e la Louisiana State University (USA) per masterclass e concerti. Ha collaborato con “I Solisti Veneti”, “I Virtuosi di Roma” e la “New European Strings Orchestra”. Ha inciso svariati CD tra cui le Stagioni di Vivaldi. È docente di violino presso l’ISSM di Ravenna. Suona un violino Giuseppe Gagliano del 1783.


Roma, 09 10 2019
Luigi Piovano – Ritratti
©Musacchio, Ianniello & Pasqualini
Roma, 09 10 2019
Luigi Piovano – Ritratti
©Musacchio, Ianniello & Pasqualini

 

 

 

 

 

 

 

Luigi Piovano

Si è diplomato in violoncello e musica da camera sotto la guida di Radu Aldulescu.

Per anni è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma.

Ha tenuto concerti da camera con artisti del calibro di Sawallisch, Chung, Lonquich, Lucchesini, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque. Dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano.

Ha suonato come solista con orchestre come Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal, sotto la direzione di direttori come Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev.

È del 2020 il CD con le Sonate di Brahms in duo con Antonio Pappano.

Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.

Suona un violoncello Francesco Ruggeri detto “il Per” (Cremona, 1692) messo gentilmente a disposizione da Francesco Micheli.

Come direttore ha collaborato con solisti come Avital, Bacalov, Bollani, Brunello, De Maria, Lupo, Mingardo, Sitkovetsky e ha registrato per Naxos, Eloquentia e Arcana.

Dal 2012 al 2022 è stato direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto. Dal 2013 è alla testa degli Archi di Santa Cecilia con i quali ha pubblicato sei CD.

Fra i debutti nel corso del 2022, quelli sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo e dell’Orchestra Verdi di Milano e Tosca a Catania.

Concerto n°10 – Quartetto Eos, Davide Alogna, Enrico Pace

Giovedì 26 gennaio 2023 – Teatro Sannazaro – ore 20.30

QUARTETTO EOS

DAVIDE ALOGNA, violino,

ENRICO PACE, pianoforte

Franz Joseph Haydn – Quartetto per archi n. 32 in do maggiore, op. 20 n. 2, Hob: III:32; Ernest Chausson – Concerto in re maggiore per violino, pianoforte e quartetto d’archi op. 21


QUARTETTO EOS

Elia Chiesa, violino

Giacomo Del Papa, violino

Alessandro Acqui, viola

Silvia Ancarani, violoncello

Vincitore del “Premio Farulli” della Critica Musicale “Franco Abbiati” 2018, è nato nel 2016 dall’incontro di quattro giovani musicisti (Elia Chiesa e Giacomo Del Papa violini, Alessandro Acqui viola, Silvia Ancarani violoncello) all’interno del Conservatorio S. Cecilia di Roma.

 Il quartetto si fa seguire periodicamente dai Maestri Alfred Brendel, Isabel Charisius (Alban Berg Quartet), Corina Belcea (Belcea Quartet), Eckart Runge (Artemis Quartet), Patrick Juedt (ECMA), Lawrence Dutton (Emerson Quartet) e il Jerusalem Quartet.

 Viene premiato in diverse competizioni internazionali e nazionali come lo “International Anton Rubinstein Competition” di Düsseldorf, il “Concorso Sergio Dragoni” di Milano nel 2019, lo “Orpheus Competition” (I premio) di Winterthur nel 2020 e il Concorso indetto dalla regione Lazio “Lazio sound” nel 2021.

 Nonostante la recente formazione, oltre ad aver collaborato con Calogero Palermo, Gustavo Nuñez (primo clarinetto e primo fagotto della Royal Concertgebouw Orchestra) e il Jerusalem Quartet, si esibisce in tutta Europa presso la Sala Accademica del Conservatorio di S. Cecilia, l’Anfiteatro di “Cite de la Musique” di Parigi, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Garibaldi di Caserta, e altri nell’ambito di prestigiosi festival.

 Inoltre collabora periodicamente con importanti istituzioni musicali quali la “Società del Quartetto di Milano”, la “Istituzione Universitaria dei Concerti” (IUC), la “Filarmonica Romana”, la “Gioventù Musicale d’Italia”, la “Philarmonie de Paris”, la “Associazione Mozart Italia sede di Terni” e altri

.A partire dal 2018 viene più volte invitato in veste di ospite a diverse trasmissioni radiofoniche in onda su Rai Radio3 e sul canale televisivo di Rai 5.

 Dal 2017 il Quartetto Eos è stato selezionato per far parte del progetto “Le Dimore del Quartetto” ed è stato ammesso al corso di perfezionamento alto per Quartetto d’Archi nella classe del Quartetto di Cremona presso l’Accademia Stauffer.


DAVIDE ALOGNA

Davide Alogna ha un’educazione musicale eclettica e internazionale.
Si è diplomato sia in violino che in pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Verdi ” di Como e si è diplomato in violino solista e musica da camera al Conservatoire Superieur di Parigi con un “Premier Prix a l’Unanimitè”.
Ha studiato anche composizione e si è laureato con menzione speciale all’Accademia Chigiana di Siena con Giuliano Carmignola che lo descrive come “un talento straordinario”.
Davide suona regolarmente da solista in sale come la Carnegie Hall (Stern Hall), il Teatro alla Scala, la Berliner Philarmonie, Suntory Hall di Tokyo, Smetana Hall di Praga, Grand Theatre di Shangai, Salle Cortot di Parigi, Gasteig e Herkulesalle di Monaco di Baviera, CCR di Istanbul, il Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, l’Opera di Dubai, la Cairo Opera House, la Mahidol Hall di Bangkok, il Teatro La Fenice di Venezia e l’Auditorium Verdi di Milano.
È stato accompagnato da alcune delle più prestigiose orchestre, tra cui la Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra Sinfonica di Milano, I Cameristi del Teatro alla Scala, la Sinfonica Rossini di Pesaro, l’Orchestra da Camera di Mantova, la Sinfonica Metropolitana di Bari, la Sinfonica di Sanremo, gli Archi dell’ORT, la Wroclaw Philharmonic, la Thailand Philarmonic, l’ Armenian State Orchestra, la Chamber Orchestra of New York, l’Istanbul Chamber Orchestra, la Munich Kammerphilharmonie, la North Czech Philharmonic, l’Orquestra Sinfonica de Porto Alegre, l’Orchestra Sinfonica Nazionale dell’Uzbekistan, la Cairo Symphony Orchestra, la Adana State Orchestra, l’Adana State orchestra, l’Orquestra Sinfonica de Estado de Mexico, e molte altre.

Si è esibito da solista e camerista con musicisti come Natalia Gutman, Elisso Virsaladze, Bruno Canino, Enrico Pace, Jeffrey Swann , Roberto Prosseda, Simonide Braconi, Giulio Tampalini, Eliau Inbal, Pietro Borgonovo, Francesco Lanzillotta, Lior Shambadal, Andrea Bacchetti, Costantino Catena, Giuseppe Gullotta, Roberto Plano.

Davide Alogna è uno dei musicisti più attivi per lo studio, la riscoperta e la diffusione del repertorio italiano del Novecento. È revisore per Edizioni Curci e Casa Ricordi.
Davide ha registrato per diverse etichette tra cui Warner Classics, Brilliant Classics, Naxos, Amadeus, Suonare News.

Davide Alogna è uno dei più attivi musicisti per lo studio, la riscoperta e la diffusione del repertorio del novecento italiano.
Il suo lavoro ha permesso di riportare in vita diverse opere di Respighi, Fano, Castelnuovo-Tedesco, Margola, Wolf-Ferrari attraverso prime esecuzioni nazionali e mondiali, registrazioni e pubblicazioni.
Nel 2018 è stato scelto da Curci e dal Cidim come revisore di 3 opere inedite per violino di Mario Castelnuovo-Tedesco e gli è stata affidata anche la prima registrazione mondiale di questo repertorio per l’etichetta Naxos.
Nel 2021 e’ uscita per Casa Ricordi la sua revisione del concerto per violino e orchestra in la min P.75 di Respighi inciso per Naxos con la Chamber Orchestra of New York.
Ha appena inciso con l’Orchestra Sinfonica di Milano tutti i concerti per violino e orchestra, il doppio concerto violino piano e la prima sonata di Franco Margola in occasione dei 30 anni dalla morte.
Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, tra cui nel 2009 il primo premio al concorso solistico “Prix d’Interpretation Musicale” de la Citè Universitaire de Paris e l’INAEM di Spagna. Nel 2010 il Comune di Milano gli ha conferito il “Premio all’eccellenza nella Musica 2010”.
Nel 2021 è stato invitato a suonare per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della sua visita al Milano.
Davide Alogna è impegnato nei più importanti teatri italiani nella rappresentazione degli spettacoli “La Leggenda Paganini” insieme all’attore Paolo Sassanelli , “Per Elisa-Storia di un amore” con Violante Placido e “Medea” con Laura Morante.
È l’ideatore del “Progetto Rode ” (sostenuto dal Cidim e da Suonare News)nel quale ha riunito durante la recente pandemia del Covid19, 24 violinisti italiani nella registrazione video e poi audio con i celebri studi rivolta agli studenti dei conservatori di tutto il mondo .
È direttore artistico della Malta Classical Music Academy e del Festival Como Classica.
È titolare di cattedra di violino al Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia.
Suona un Giovanni Battista Guadagnini (Piacenza 1744 ) , ed un Anselmo Gotti (Ferrara, 1930).

 


Enrico Pace
Photo: Marco Borggreve

ENRICO PACE

Nato a Rimini, ha studiato con Franco Scala al Conservatorio di Pesaro, dove si è diplomato anche in composizione e direzione d’orchestra. Si è perfezionato all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola e suo prezioso mentore, in seguito, è stato il didatta belga Jacques de Tiège.

Dopo la vittoria del primo premio al Concorso Internazionale Franz Liszt di Utrecht nel 1989, Enrico Pace si è esibito in tutto il mondo: Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala e Sala Verdi di Milano, Roma, Berlino, Wigmore Hall di Londra, Dublino, Herkulessaal di Monaco di Baviera, Praga, Philharmonie di Berlino e varie città del Sud America. È stato invitato a suonare in numerosi Festival internazionali, tra cui Lucerna, Salisburgo, Edimburgo, La Roque d’Anthéron, Rheingau, Verbier, Schleswig-Holstein, Husum e il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo.

Molto apprezzato come solista, si esibisce con orchestre prestigiose, come la Royal Orchestra del Concertgebouw, la Filarmonica di Monaco, la Bamberger Symphoniker, la BBC Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, la Rotterdam Philharmonic, la Dutch Radio Philharmonic, la Netherlands Philharmonic, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Göteborg, le orchestre sinfoniche di Londra e Stavanger, la Filarmonica di Bruxelles, la Philharmonisches Orchester Freiburg, la Rheinische Philharmonie, le orchestre sinfoniche di Sydney e Melbourne, la Konzerthausorchester Berlin, la MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra G. Verdi di Milano e la Filarmonica Toscanini di Parma.

Enrico Pace ha collaborato con numerosi direttori d’orchestra fra cui spiccano Roberto Benzi, Gianandrea Noseda, Zoltan Kocsis, Kazimierz Kord, Mark Elder, Lawrence Foster, Vassily Sinaisky, Stanislav Skrowaczewski, Bruno Weil, Andrey Boreyko, Eliahu Inbal, Carlo Rizzi, Jan Latham-Koenig, Walter Weller e Antoni Wit.

Enrico Pace ha inoltre collaborato con violinisti del calibro di Leonidas Kavakos, Frank Peter Zimmermann, Akiko Suwanai e Liza Ferschtman, e con il violoncellista Sung-Won Yang, esibendosi con loro in Europa, USA, e Asia.

Altri partner nel campo della musica da camera includono non solo il violoncellista Daniel Müller-Schott, la clarinettista Sharon Kam, il pianista Igor Roma e la cornista Marie Luise Neunecker, ma anche il Keller Quartet, il RTE Vanbrugh Quartet e il Quartetto Prometeo. Ospite regolare di festival cameristici, ha visitato Delft, Moritzburg, Risør, Kuhmo, Montreux, Stresa e West Cork.

Passate salienti esibizioni includono il ciclo di Sonate di Beethoven, con Leonidas Kavakos, a New York (Carnegie Hall), Atene, Firenze, Milano, Amsterdam, Mosca, Tokyo, al Salzburg Festival e al Beethovenfest Bonn, oltre che ad altre performance negli Stati Uniti, Europa e Cina. Si è inoltre esibito nelle Sonate di Bach con Frank Peter Zimmermann a New York, Amsterdam, Zurigo, Francoforte, Bamberga e Giappone. Con Matthias Goerne ha portato lo Schwanengesang di Schubert alla Scala di Milano. A Zurigo, Francoforte e Colonia ha suonato con il violista Antoine Tamestit, in Giappone e alla Wigmore Hall di Londra con Akiko Suwanai, e in Corea e Giappone con il violoncellista Sung-Won Yang. Come solista si è esibito in sale del calibro della Concergebouw di Amsterdam e la Herkulessaal di Monaco.

Con Leonidas Kavakos e il violoncellista Patrick Demenga ha registrato i Trii per pianoforte di Mendelssohn (Sony Classical). La sua registrazione dell’integrale delle Sonate di Beethoven per piano e violino con Leonidas Kavakos è stata pubblicata da Decca Classics nel gennaio 2013 ed è stata nominata per un Grammy Award. Nell’aprile 2016 Decca Classic ha pubblicato un CD nel quale il duo esegue brani virtuosistici. Con Frank-Peter Zimmermann ha registrato la Sonata n. 2 di Busoni e le sei Sonate per violino e pianoforte 1014-1019 di J.S. Bach per Sony Classical. Nel 2011 la casa discografica Piano Classics ha pubblicato la sua nota incisione degli Années de pèlerinage “Suisse” e “Italie” di Liszt.

Concerto n°9 – Alexander Gadjiev

Giovedì 19 gennaio 2023 – Teatro Sannazaro – ore 20.30

ALEXANDER GADJIEV, pianoforte

Fryderyk Chopin –  Preludi 1-6  da op. 28; Robert Schumann – Fantasia in do maggiore op. 17; Claude Debussy – Studio n. 9 Pour les arpègés composés, La terrasse des audiences du claire de lune, Studio n. 5 Pour Les Octaves ; Modest Musorgskij – Quadri da un’esposizione


17.10.2021 Warsaw. XVIII Chopin Competition. Photo session of the finalists. Alexander Gadjiev. Phot. Darek Golik / NIFC

ALEXANDER GADJIEV

Esposizione musicale e cultura Mitteleuropea: Alexander Gadjiev deve la prima alla sua famiglia, con madre e padre entrambi didatti e musicisti, e la seconda a Gorizia – sua città d’origine – naturale crocevia di popoli, culture, lingue. Fattori che hanno entrambi avuto una influenza determinante sulla sua naturale capacità di assorbire, elaborare e rivisitare con gusto proprio stili e linguaggi musicali diversi.
Seguendo gli insegnamenti del padre, noto didatta russo, Alexander si esibisce per la prima volta con orchestra a 9 anni e tiene il primo recital solistico a 10. Si diploma a 17 anni con il massimo dei voti, la lode e menzione speciale. Questo gli consente di partecipare al Premio Venezia – concorso riservato ai migliori diplomati d’Italia – e di vincerne la XXX edizione.

Alexander è appena risultato vincitore del secondo premio e del premio speciale Krystian Zimerman “per la miglior esecuzione di una Sonata” al XVIII Concorso Chopin di Varsavia.

Pochi mesi prima ha vinto il Primo Premio e numerosi altri premi al Concorso Internazionale di Sydney 2021.

In qualità di “BBC New Generation Artist 2019-2021”, un titolo di cui solo pochi giovani musicisti si possono fregiare, è ancora impegnato ad incidere presso i più rinomati Studios londinesi, e ad esibirsi in prestigiosi Festival e sale inglesi (come il suo debutto alla Wigmore Hall) e a collaborare con varie orchestre BBC.

Alexander Gadjiev ha vinto anche altri due dei maggiori concorsi pianistici: Primo Premio nel 2015 allo Hamamatsu, per cui ha ricevuto anche il “premio del pubblico”, e il Primo Premio al 2018 Montecarlo “World Piano Masters”.

Nominato Ambasciatore di Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, Alexander negli ultimi anni è stato invitato ad esibirsi in Giappone e all’interno dei maggiori festival pianistici come: Verbier Festival, MiTo Festival a Torino, il Festival “Chopin” di Duszniki, il Festival Pianistico Internazionale di ClaviCologne a Düsseldorf, il Piano Festival Rafael Orozco a Cordova, il Festival di Ljubljana, Bologna Festival, Settimane Musicali del Teatro Olimpico di Vicenza,  Festival Animato di Parigi,  Kammermusik Salzburg Festival, Teatro La Fenice, Kioi Hall e Bunka Kaikan a Tokyo, Kitara Concert Hall di Sapporo, Hyogo Performing Arts Center di Osaka, la Salle Cortot di Paris, il Conservatorio di Mosca, e, inoltre, a Salt Lake City, Istanbul, Barcelona, Roma, Milano, Wigmore Hall, Albeburgh Festival e molti altri.

2nd stage of the 18th Chopin Competition in Warsaw Philharmonic Concert Hall .
On pic: Alexander Gadjiev
Photo by: Darek Golik
Warsaw, Poland, 11th of October 2021

Fra i suoi futuri impegni, una lunga tournée in Polonia, il suo debutto al Teatro Marinskij di San Pietroburgo diretto da Valerij Gergiev, concerti in Inghilterra, Olanda, Italia e una tournée in Giappone. Inoltre l’anno 2022 si concluderà gloriosamente con una tournée di oltre 90 giorni in Australia e nel lontano Oriente.

Concerto n°8 – Danilo Rea, Massimo Moriconi, Ellade Bandini

Giovedì 15 dicembre 2022 – Teatro Acacia – ore 20.30

DANILO REA, pianoforte

MASSIMO MORICONI, contrabbasso

ELLADE BANDINI, batteria

TAKE ZERO – La canzone d’autore italiana degli ultimi 30 anni in chiave jazz


Rea Moriconi Golino © Roberto Cifarelli

DANILO REA

Nato a Vicenza quasi per caso, Danilo Rea è romano, ma non d’adozione. È romano perché la sua storia in musica nasce a Roma, tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è nell’armonia. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e dove insegna nella cattedra di jazz fino al 2017. Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile e unico composto di due ingredienti fondamentali: melodia e improvvisazione. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli, ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino a oggi. Intanto collabora con Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Il suo talento lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov. Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, fonda “Doctor 3”, il trio che per tre anni riceve il premio della critica come miglior gruppo jazz, e che per più di dieci anni lo porta a calcare i più importanti palcoscenici italiani e all’estero con esibizioni in Europa, Stati Uniti, Sudamerica e Cina. A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera.

Il suo primo lavoro da solista è “Lost in Europe” (2000) composto durante un tour in Europa; nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità. L’intenso rapporto con la musica classica, che prosegue tuttora, lo porta ad aprire il Festival di musica lirica internazionale “Festival del bel canto” con il concerto “Belcanto Improvisations”. Seguono “Solo” (2006) e “Introverso” (2008), album in cui Rea si cimenta con composizioni inedite di piano solo, fino ad arrivare al pluripremiato “A Tribute to Fabrizio de André”, omaggio al grande cantautore e poeta italiano, inciso per la prestigiosa etichetta tedesca ACT nel 2010.

I suoi concerti di piano solo, con le sue improvvisazioni che spaziano su qualsiasi repertorio, conquistano le platee di tutto il mondo: oltre a essere il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (nel 2003), nel 2006 è protagonista di un memorabile concerto al Guggenheim Museum di New York.

Successivamente, con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, rende omaggio a Peggy Guggenheim con un recital pianistico che attraversa e celebra la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Nel 2009 si esibisce al Teatro la Fenice di Venezia e chiude la 68° stagione della Camerata Musicale Barese con un concerto al Teatro Petruzzelli.

Tra le sue collaborazioni più recenti, i lavori con Gino Paoli: già compagni di avventura nel progetto“Un incontro in Jazz”, il sodalizio artistico prosegue con l’album e il progetto live “Due come noiche…” (2012), “Napoli con Amore” (2013), e “3” (2017), un’ omaggio alla canzone d’autore francese,edito sempre dalla Parco della Musica Records.

Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film “Quando c’era Berlinguer” e nel 2015 quelle per “I bambini sanno”, entrambi per la regia di Walter Veltroni; nell’estate dello stesso anno viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz “…IN BACH?”, il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami, omaggio all’imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach che nel 2017 diventa un disco edito dalla DECCA, dal titolo “Bach is in the air”.. Nell’ottobre 2015 esce “Something in our way” (Warner Music Italy), nuovo disco in piano solo ispirato all’indimenticabile repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones, cui fa seguito il tour  Umbria Jazz in Cina 2016,  dove i suoi concerti in piano solo toccano importanti teatri nelle città di Pechino, Shangai, Qingdao e Canton.

Sempre nel 2016 vince il prestigioso Premio Vittorio De Sica per la Musica, un riconoscimento che viene conferito a personalità di rilievo nel campo del cinema e delle altre arti, della cultura, delle scienze e della società per il complesso della loro carriera, o per meriti rilevati nel corso dell’anno.  Ancora nel 2016, a seguito del successo ottenuto dal tour di Umbria Jazz in Cina, gli viene conferito il Leone D’Oro, assegnato a personalità del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo che si sono distinte nelle relazioni con la Cina, in occasione dei China Awards 2016. Il 4 Marzo 2017, presso l’Aula Magna di Palazzo Pietro Tiravanti, l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, , gli conferisce il Diploma Accademico di Secondo Livello Honoris Causa in Nuove Tecnologie dell’Arte per il profondo impegno profuso nel diffondere l’arte della musica. E’ tra i pochi italiani ad essere menzionato nella più accreditata enciclopedia globale del Jazz The Biographical Encyclopedia of Jazz di Leonard Feather e Ira Gitler; da dieci anni contribuisce all’impegno di volontariato dell’Associazione Donatori di Musica, tenendo concerti gratuiti negli ospedali italiani. Ad oggi, la sua attività concertistica prosegue prolifica con tournèe in Italia e all’estero.

Nell’ Aprile del 2018 viene pubblicata da Rai Eri la sua biografia, dal titolo “Il Jazzista Imperfetto”, scritta da Danilo Rea insieme a Marco Videtta. Nel 2020-2021 prende parte, alla trasmissione radiofonica su Rai Uno dal titolo “Il Jazzista Imperfetto” come autore e conduttore sempre in coppia con Marco Videtta.


Danilo Rea Massimo Moriconi Alfredo Golino © Roberto Cifarelli

MASSIMO MORICONI

Nato a Roma nel 1955, Massimo Moriconi inizia a suonare il basso all’età di 13 anni. Dopo studi classici presso il conservatorio ”L. Refice” di Frosinone inizia un’intensa attività di sideman in prestigiose formazioni italiane e internazionali. Dalle prime esperienze con i pionieri del jazz italiano come Marcello Rosa, Romano Mussolini, Armando Trovajoli, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi, la carriera di Moriconi arriva a collaborazioni indimenticabili, in tournée e dischi, con nomi del calibro del Sestetto Valdambrini/ Piana, Saxes Machine, Enrico Pieranunzi Trio, Franco D’Andrea, Tullio de Piscopo, Isoritmo, Gianni Basso, Renato Sellani Duo, Eddy Palermo Trio, Dado Moroni Trio, Massimo Urbani, Tankyo Band, Fassi Quartet, Flavio Boltro, Paolo Fresu, Enrico Rava, Maurizio Giammarco Quartet, Danilo Rea Trio, Gianni Coscia e altri. Si sono avvalsi poi della sua collaborazione in concerti e dischi jazzisti stranieri come Lee Konitz, Johnny Griffin, Phil Woods, Tal Farlow, Sal Nistico, Franco Ambrosetti, Don Moye, Mike Melillo, Billy Cobham, Tooth Thielemans, Barney Kessell, Ralph Towner, Kenny Wheler, e molti altri. In questi anni Massimo partecipa ad importanti rassegne e festival di jazz come quelle di Madrid, Alassio, Umbria Jazz, S. Anna Arresi, Pompei, Pescara, Clusone, Nizza, Ancona, Ravenna, al Caveau du Jazz di Lione, Milano, Praga ecc. Dal 1980 al 1989 è stato il bassista dell’orchestra dei ritmi leggeri della RAI di Roma. In questo periodo ha avuto modo di suonare per autentici miti come Jerry Lewis (Tour italiano ‘84), Mirelle Matieu, Liza Minnelli ecc., sotto la direzione di Maestri quali B. Canfora – G. Ferrio – P. Calvi – R. Pregadio. Ha inciso colonne sonore per film con compositori e direttori di fama mondiale come E. Morricone, A. Trovajoli, L. Bacalov, R. Ortolani, N. Piovani, P. Piccioni. Svolge una intensa attività come sideman in sala di registrazione (ha registrato circa 200 tra dischi e CD ). Ha invece realizzato 4 dischi come leader : BASS IN THE SKY (con Enrico Pieranunzi e Bruno Biriaco), FULL con (M. dei Lazzaretti, F. Ventura, C. Pizzale, M. Carrano, E. Gentile), TRIO & GUESTS (con M. Giammarco, O. Valdambrini, S. Sabatini, C. Mastracci, F. Ventura, G. Ascolese), D’IMPROVVISO con ospiti quali Mina, Concato, Phil Woods, Eric Marienthal, Danilo Rea, Ellade Bandini. Le sue doti di eclettismo lo rendono particolarmente richiesto anche nel mondo della musica leggera: registra per Rossana Casale, Fiordaliso, Scialpi, Fred Bongusto, Franco Califano, Johnnie Holiday, Fiorella Mannoia, Mietta, Audio 2, Steven Slaschk, Christian De Sica. Tra le collaborazioni più durature spiccano quella con Mina (dall ’83 ad oggi é il bassista di tutte le sue produzioni) e quella con Fabio Concato (dal ‘93 ad oggi). Nel 1995 vince il referendum nazionale di Guitar Club come miglior contrabbassista e come miglior bassista di sala di registrazione. Nel ‘96 vince il referendum della rivista “Chitarre” come miglior bassista Jazz-fusion.


ELLADE BANDINI

Nato a Ferrara nel 1946, è una leggenda vivente del batterismo in Italia, ha suonato in circa 600 dischi di musica italiana e vanta collaborazioni con mostri sacri della musica come Guccini, De Andrè, Mina e Celentano.
Da bambino è affascinato dalla figura del batterista (Cucciolo di Biancaneve), i primi musicisti che ha modo di vedere sono i membri delle orchestre di liscio che suonano nelle feste patronali, a 5 anni riceve la sua prima batteria, a tredici anni comincia a prendere le prime nozioni da amici batteristi e dal maestro Roul Ferretti.
La sua carriera vera e propria comincia a 17 anni circa quando inizia a suonare nelle orchestre delle sale da ballo e nei locali della zona, un esperienza che sarà molto importante per la sua formazione, dove ha modo di sviluppare soprattutto il tenere il tempo giusto per ogni stile di musica(rumba, samba, rock and roll, boogie-woogie, charleston) che suonerà; in quel periodo a Ferrara e in tutta l’Emilia Romagna le sale da ballo liscio sono molto frequentate e i ballerini dell’epoca, a detta di Ellade, erano molto esigenti e c’era molta competizione, in una di queste orchestre conosce il bassista Ares Tavolazzi.
Con Ares condivide alcuni anni in orchestra,dopodiché entra nel gruppo “Avengers” con la cantante Carmen Villani, la collaborazione con questo gruppo lo porta a conoscere il pianista ed arrangiatore Vince Tempera con cui nel 1969 forma i “The Pleasure Machine” sempre con Ares Tavolazzi al basso, il gruppo ottiene un buon successo e la carriera di Ellade prende quota.
Negli anni 70 Ellade è già un turnista a tutti gli effetti, suona in importanti gruppi italiani come l’equipe 84, i Dik Dik e I Giganti; da menzionare un importante collaborazione che ha fatto con Francesco Guccini con cui ha inciso una decina di album (Ellade ha dichiarato che i primi anni 70 con Guccini sono stati i più divertenti, anche per l’atmosfera che si respirava tra i musicisti).
Le sue numerosissime collaborazioni lo hanno fatto diventare un batterista molto versatile, in grado di cambiare anche l’approccio ed il tocco con lo strumento in base al genere che doveva suonare; Ellade ha suonato con: Venditti, Bruno Lauzi, Fabio Concato, Bennato, Vecchioni, Marco Ferradini, Branduardi, Ron, Zucchero, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè e con la grande Mina, con la quale ha inciso diversi album. E’ proprio durante le produzioni musicali con Mina che collabora a fianco di grandi musicisti del pop e jazz, come gli amatissimi Danilo Rea (pianoforte) e Massimo Moriconi (contrabbasso). Un trio di amici, ancora più che rispettati professionisti, che ci ha regalato emozioni grazie la loro passione e interazione nell’improvvisazione.
Dal 1999 fa parte della “Drummeria“, formata oltre che da Bandini da altri quattro batteristi: Walter Calloni, Maxx Furian, Christian Meyer e Paolo Pellegatti. Dal 2006 al 2012 è stato docente al “Triennio jazz” presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara da dove darà le dimissioni per poi dedicarsi a “Master class” più informali ma, secondo lui, più adatti alla sua persona.
Tra le varie turnee, Ellade ha recentemente consolidato il sodalizio artistico con gli amici, il pianista Danilo Rea e il contrabbassista Massimo Moriconi, emozionando il pubblico attraverso l’affiatamento delle esperienze vissute a fare musica insieme e dallo stesso amore di intendere la musica: dalla canzone italiana allo standard americano.

 

Concerto n°7 – Emanuil Ivanov

Mercoledì 7 dicembre 2022 – Teatro Acacia – ore 20.30

EMANUIL IVANOV, pianoforte

Domenico Scarlatti – 5 Sonate; Ludwig van Beethoven – Sonata in re minore op. 31 n. 2 La Tempesta; Emanuil Ivanov – Tema con variazioni; Ferruccio Busoni – Sonatina n. 6 super Carmen; Franz Liszt – Après une lecture de Dante fantasia quasi sonata 10b n.7


EMANUIL IVANOV

  ha attirato l’attenzione internazionale dopo aver ricevuto il Primo premio al Concorso Pianistico Ferruccio Busoni 2019 in Italia. Questo risultato è stato seguito da impegni di concerti in alcune delle sale più prestigiose del mondo, tra cui il Teatro alla Scala di Milano e l’Herculessaal di Monaco.

Emanuil Ivanov è nato nel 1998 nella città di Pazardzhik, in Bulgaria. Fin dalla tenera età ha dimostrato un vivo interesse e amore per la musica. Considera la presenza della musica sinfonica, in particolare quella di Gustav Mahler, come tremendamente influente nella sua educazione musicale durante la sua infanzia. Ha iniziato le lezioni di pianoforte con Galina Daskalova nella sua città natale all’età di sette anni. In seguito ha studiato e si è diplomato alla scuola superiore di lingue Bertolt Brecht a Pazardzhik. Ivanov ha studiato con il famoso pianista bulgaro Atanas Kurtev dal 2013 al 2018. Attualmente sta studiando con una borsa di studio completa al Royal Birmingham Conservatoire sotto la guida di Pascal Nemirovski e Anthony Hewitt.

Ivanov ha vinto premi in concorsi come “Alessandro Casagrande”, “Scriabin-Rachmaninoff”, “Liszt-Bartok”, “Young virtuosos” e “Jeunesses International Music Competition Dinu Lipatti”. È stato anche insignito della lira di cristallo onoraria e del premio Young Musician of the Year, alcuni dei premi più prestigiosi in Bulgaria. Nel 2022 ha ricevuto la medaglia d’argento onoraria della London Musicians’ Company e più tardi nello stesso anno ha ricevuto la Carnwath Piano Scholarship.

Le sue partecipazioni a masterclass includono quelle di Dmitri Bashkirov, Dmitri Alexeev, Stephen Hough, Vladimir Ovchinnikov, Peter Donohoe, ecc.

Nel febbraio 2021, al culmine della pandemia di Covid-19, Ivanov si è esibito in un recital solista al famoso Teatro alla Scala di Milano. Il concerto è stato trasmesso in live streaming online ed è uno dei momenti salienti della carriera dell’artista.

Emanuil Ivanov si è anche esibito in numerosi festival in Bulgaria e ha tenuto recital da solista in Francia, Italia, Germania, Austria, Cipro, Sud Africa, Regno Unito e Polonia. Ha suonato con le principali orchestre in Bulgaria e in Italia.

Concerto n°5, Giuseppe Albanese, Orchestra Filarmonica Del Festival Pianistico Di Brescia E Bergamo, Pier Carlo Orizio

Giovedì 17 novembre 2022 – Teatro Acacia – ore 20.30

GIUSEPPE ALBANESE, pianoforte

ORCHESTRA FILARMONICA DEL FESTIVAL PIANISTICO DI BRESCIA E BERGAMO

PIER CARLO ORIZIO, direttore

Wolfgang Amadeus Mozart – Concerto per pianoforte e orchestra n. 18 in si bemolle maggiore

  1. 456; Benjamin Britten – Young Apollo op. 16 per pianoforte, quartetto d’archi e orchestra d’archi; Wolfgang Amadeus Mozart – Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in do maggiore
  2. 467

GIUSEPPE ALBANESE

Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”,  con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano “Valtozatok” (Variazioni).

Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali – tra gli altri – il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, Frédéric Chaslin, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.

Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).

In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.

Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.

Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD “1900 – Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus.

Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.

Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina. Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio “Tartini” di Trieste.


FILARMONICA DEL FESTIVAL PIANISTICO DI BRESCIA E BERGAMO

Nata nel 2013 da un’idea di Luca Ranieri e Pier Carlo Orizio, direttore principale fin dalla sua fondazione, la Filarmonica si è esibita fin da subito con artisti quali Placido Domingo, Martha Argerich, Mikhail Pletnev, Uto Ughi e Salvatore Accardo.

Orchestra in residenza del Festival, in pochi anni ha sviluppato un ampio repertorio sinfonico, partecipando inoltre a produzioni d’opera e all’esecuzione di musiche da film. Nel 2018 sono state indette le prime audizioni online, a cui hanno partecipato oltre 200 giovani musicisti.

Tra le finalità della formazione c’è quella di avvicinare alla grande musica un nuovo pubblico. Intensa è l’attività con il mondo della scuola, grazie a prove aperte, ascolti guidati ed incontri con gli artisti. Nel 2019 la Filarmonica ha completato la sua prima tournée italiana raccogliendo apprezzamenti unanimi sia dalla critica che dal pubblico.


PIER CARLO ORIZIO

Bresciano, Pier Carlo Orizio ha studiato con Sergio Marengoni e Donato Renzetti, perfezionandosi con Emil Tchakarov (Venezia 1988) e Leonard Bernstein (Roma 1989).

È stato invitato come direttore ospite da orchestre quali la Royal Philharmonic, la Russian National, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Danish National Symphony, la Belgian National Orchestra, la Armenian National Philharmonic, la Camerata Salzburg, la Tchaikovsky Symphony e recentemente la Athens State Orchestra, collaborando con nomi leggendari quali Mstislav Rostropovich, Salvatore Accardo, Sir James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky. Con la Prague Philharmonia ha registrato per la RAI il Concerto n. 1 di Beethoven e il Concerto di Schumann, solista Martha Argerich. Insegna direzione d’orchestra al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia.

Concerto n°4 – Francesca Dego, Martin Owen, Alessandro Taverna

Giovedì 10 novembre 2022 – Teatro Sannazaro – ore 20.30

FRANCESCA DEGO, violino

MARTIN OWEN, corno

ALESSANDRO TAVERNA, pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart – Sonata per violino e pianoforte in mi minore K. 304; György Ligeti – Trio per violino, corno e pianoforte; Olivier Messiaen – Appel interstellaire per corno solo; Johannes Brahms -Trio per violino, corno e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 40


FRANCESCA DEGO

È una delle violiniste più acclamate della scena internazionale. Tra gli impegni del 21/22 una lunga tournée in Giappone con la NHK Symphony diretta da Fabio Luisi, la Serenata di Bernstein alla Fenice di Venezia, il debutto con l’Orchestre de Chambre de Lausanne e i ritorni alla BBC Symphony, l’Ulster Orchestra, la Hallé e l’Orchestra Verdi di Milano. Nei prossimi mesi debutterà al Kennedy Center di Washington con la National Symphony e Krzysztof Urbanski, a Parigi con l’Orchestre des Champs-Élysées e Philippe Herreweghe, con la Indianapolis Symphony, la North Carolina Symphony, la Sofia Philharmonic, RTÉ di Dublino e l’Orquesta de Castilla y León.

Francesca incide in esclusiva con Chandos Records e la sua più recente pubblicazione dei Concerti per violino di Mozart diretti da Sir Roger Norrington con la Royal Scottish National Orchestra è stata accolta con unanime successo dalla critica, tra cui il BBC Music Magazine 5* ‘Record of the month’.

Altre incisioni includono i concerti di Paganini ed Ermanno Wolf-Ferrari con la City of Birmingham Symphony Orchestra e Daniele Rustioni, il disco “Il Cannone”, inciso con il violino di Paganini e l’integrale delle sonate per violino di Beethoven e dei Capricci di Paganini, per Deutsche Grammophon.

Francesca è invitata regolarmente dalle maggiori orchestre tra cui la Royal Philharmonic, Gürzenich Orchestra di Colonia, Tokyo Metropolitan e Tokyo Symphony alla Suntory Hall, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e tutte le maggiori orchestre italiane, Orquesta de Sevilla e Orquestra de la Comunitat Valenciana al Palau de le Arts, Auckland Philharmonia, Oviedo Philharmonia, Philharmonique de Monte-Carlo, a fianco di grandi direttori tra cui Sir Roger Norrington, Fabio Luisi, Lionel Bringuier, Dalia Stasevska, Christopher Hogwood, Yoel Levi, Donato Renzetti, Grant Llewellyn, Wayne Marshall, Gianluigi Gelmetti, Diego Matheuz, Shlomo Mintz, Gemma New, Jader Bignamini, Jonathon Heyward, Alpesh Chauhan e Xian Zhang.

Raffinata camerista, è direttrice artistica del Gravedona Chamber Music Festival sul lago di Como e suona con colleghi del calibro di Salvatore Accardo, Alessandro Carbonare, Nerek Hakhnazaryan, Jan Lisiecki, Mischa Maisky, Antonio Meneses, Edgar Moreau, Daniel Müller-Schott, Martin Owen, Francesco Piemontesi, Alessandro Taverna, Roman Simovic e con la pianista Francesca Leonardi con cui collabora da 17 anni e con cui si è recentemente esibita al Louvre di Parigi, alla Salle Moliere a Lione, NCPA a Pechino, Teatro Colon a Buenos Aires e al Ravinia Festival a Chicago.

Da sempre appassionata di nuova musica, Francesca è dedicataria, tra gli altri, delle opere di Michael Nyman, Carlo Boccadoro, Cristian Carrara, Nicola Campogrande e Marco Taralli.

 Scrive regolarmente per riviste musicali tra cui BBC Music Magazine, The Strad e Strings Magazine, ed è autrice di una rubrica mensile su Suonare News e del libro “Tra le note. Classica: 24 chiavi di lettura” (Mondadori 2019).

Francesca vive a Londra e suona un prezioso violino Francesco Ruggeri (Cremona 1697).


ALESSANDRO TAVERNA

Indicato dalla critica musicale inglese come “successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”, Alessandro Taverna possiede una creatività musicale capace di “far sorgere un sentimento di meraviglia come una visita alla sua nativa Venezia”.

Alessandro Taverna si è affermato a livello internazionale al Concorso Pianistico di Leeds nel 2009: «Il pubblico, all’improvviso, è stato pervaso da una solenne bellezza: sono stati impeccabili minuti di intensa poesia!» ha detto il quotidiano britannico The Independent quando ha eseguito il Primo concerto per pianoforte di Chopin. Da allora la sua carriera lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali: Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Comunale di Bologna Musikverein di Vienna, Royal Festival Hall e Wigmore Hall di Londra, Gasteig di Monaco, Konzerthaus di Berlino, Philharmonic Hall di Liverpool, Sala Verdi e Auditorium di Milano, Bridgewater Hall di Manchester, Auditorium Parco della Musica di Roma.

Ha suonato come solista con prestigiose orchestre quali la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, la Dallas Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Royal Philharmonic Orchestra, la Minnesota Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic, la Bucharest Philharmonic, la Scottish Chamber, la Bournemouth Symphony, l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, l’Orchestra del Festival di Brescia e Bergamo, collaborando con direttori quali Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Fabio Luisi, Myung-Whun Chung, Daniel Harding, Michele Mariotti, Daniele Rustioni, Thierry Fischer, Carlo Boccadoro, Pier Carlo Orizio, Reinhard Goebel, Claus Peter Flor, Roland Böer e Joshua Weilerstein.

È stato scelto dalla fondazione internazionale Keyboard Trust di Londra, per esibirsi in una serie di recital in Europa e negli Stati Uniti, tra cui il Castleton Festival del celebre direttore d’orchestra Lorin Maazel, il quale lo ha successivamente invitato come solista e diretto in una tournèe tra Germania e Austria.

Sono numerose le sue prestigiose affermazioni in concorsi pianistici internazionali tra i quali il Piano-e-Competition (Stati Uniti), i concorsi di Londra, di Leeds, di Hamamatsu (Giappone), il Concorso Busoni di Bolzano, il Premio Venezia, il Premio Scriabin di Grosseto, il Premio “Arturo Benedetti Michelangeli”.

Veneziano di nascita, si è formato presso la Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro, diplomandosi sotto la guida di Laura Candiago Ferrari col massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore e si è perfezionato con Piero Rattalino. Ha completato la sua formazione artistica all’Accademia Pianistica di Imola con Franco Scala, Leonid Margarius, Boris Petrushansky e Louis Lortie. Ha conseguito il diploma cum laude all’Accademia Nazionale S. Cecilia di Roma con Sergio Perticaroli e ha continuato il perfezionamento alla Lake Como Piano Academy e alla Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover con Arie Vardi.

Ha ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano il Premio Presidente della Repubblica 2012, attribuitogli per meriti artistici e per la sua carriera internazionale.

Ha registrato per BBC Radio 3, Rai Radio 3, la Radiotelevisione Slovena, RSI Radiotelevisione Svizzera. Dopo il successo di critica del suo album dedicato a Nikolay Medtner, Alessandro Taverna ha inciso di recente un nuovo disco per l’etichetta inglese SOMM dedicato a Debussy e Ravel.

Insegna pianoforte all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola “Incontro col Maestro, al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, ed è titolare della cattedra di perfezionamento pianistico alla Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro.

Dal 2021 è direttore artistico del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro.


MARTIN OWEN

Martin Owen è considerato uno dei principali fiatisti d’Europa, apparendo come solista e musicista da camera in tutto il mondo. Martin attualmente ricopre la posizione di Corno Principale presso la BBC Symphony Orchestra, dopo aver servito come Corno Principale della Royal Philharmonic Orchestra per dieci anni, e dal 2012 al 2013 è stato assunto come Corno Principale dei Berliner Philharmoniker. È anche corno principale nell’ensemble di musica da camera con sede in California Camerata Pacifica e nel Britten Sinfonia e Haffner Ensemble nel Regno Unito.

Martin Owen ha eseguito la prima mondiale di Burlesque di Malcolm Arnold con la Royal Philharmonic e nel 2007 ha debuttato da solista ai BBC Proms eseguendo Konzertstück di Schumann con la BBC Philharmonic.

Le sue incisioni  includono i concerti per corno di Mozart con la Royal Philharmonic (RPO Classics), la Serenade di Britten con Toby Spence e lo Scottish Ensemble (Linn), l’ottetto di Schubert con Michael Collins (Wigmore Hall Live), il Konzertstück di Schumann con la BBC Philharmonic Orchestra/Mackerras (BBC Music Magazine), Sinfonia Concertante di Danzi con l’Orquestra de Cadaques/Marriner (Trito), Four Seasonal Nocturnes di Roderick Elms con la Royal Philharmonic Orchestra/Bell (Dutton) e Canticles di Benjamin Britten con il tenore Ben Johnson (Signum Classics). Inoltre, Martin Owen si è esibito in oltre 300 colonne sonore di film tra cui James Bond, Star Wars, Harry Potter, Il Gladiatore e i film dei Pirati dei Caraibi.

Le esibizioni future includono impegni cameristici e solisti nel Regno Unito, Italia, Francia, Polonia, Austria, Finlandia, Romania, Cina, Australia e Stati Uniti e come corno principale ospite con la Cleveland Orchestra.

Martin Owen è membro della Royal Academy of Music, dove è professore di corno e insegnante in visita presso istituzioni tra cui l’Hans Eisler Berlin, l’Accademia Maurice André di Valencia, il Conservatorio de Santiago de Compostela, l’USC e l’UCLA di Los Angeles.

Concerto n°3 – Andrea Griminelli, Accademia Di Santa Sofia

 Giovedì 3 novembre 2022 – Teatro Sannazaro – ore 20.30

ANDREA GRIMINELLI, flauto

ACCADEMIA DI SANTA SOFIA

Venezia e Napoli: due scuole musicali a confronto

Tommaso Albinoni – Sinfonia per archi e basso continuo in sol minore La Serenissima; Saverio Mercadante – Concerto per flauto e archi in mi minore; Francesco Durante – Concerto n. 8 in la maggiore La Pazzia; Antonio Vivaldi – Concerto per flauto, archi e basso continuo in re maggiore op. 10 n. 3 Il Gardellino


ANDREA GRIMINELLI

Accostatosi al flauto all’età di dieci anni, studia con i leggendari Jean-Pierre Rampal e Sir James Galway, che lo definisce “il più grande flautista salito alla ribalta della scena musicale da tanti anni”. Durante gli studi con J. P. Rampal al Conservatorio di Parigi vince i concorsi di Stresa ed Alessandria. Nel 1983 e nel 1984 ottiene il prestigioso Prix de Paris.

Il suo debutto a livello internazionale avviene nel 1984 all’età di venticinque anni quando é presentato al pubblico d’oltreoceano da Luciano Pavarotti nel memorabile concerto al Madison Square Gardens di New York e assieme al quale intraprende una intensa collaborazione negli anni successivi tra cui si ricordano gli indimenticabili concerti all’Hyde Park di Londra nel 1990, al Central Park di New York nel 1993, alla Torre Eiffel di Parigi e nella Piazza Rossa di Mosca.

La sua carriera si arricchisce di importanti concerti e tournées in Europa, Giappone, Sud America, Stati Uniti e nel mondo intero; si esibisce nei più prestigiosi teatri e sale da concerto, dal Teatro alla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York al fianco di artisti quali Pretre, Giulini, Metha, Krivine, Sutherland, Bonynge, Rampal, Rojdestvenski, Levine, Lu-Ja, Ughi, Sado, Semkov e di Orchestre quali la Royal Philharmonic, la Berlin Symphony, la Munchner Rundfunkorchester, la Philharmonia di Londra, la New York Philharmonic, la Rai di Torino, la Dallas Symphony e la Los Angeles Philharmonic.

Nel 1991 il Presidente della Repubblica gli conferisce l’ onorificenza di Cavaliere mentre nel 2003 quella di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.

Esegue in prima mondiale nuove composizioni per flauto e orchestra appositamente scritte per il suo strumento da compositori tra cui Carlo Boccadoro, Fabrizio Festa, Ennio Morricone, Shigeaki Saegusa.

La sua attività artistica si arricchisce inoltre di collaborazioni con Luciano Pavarotti, Elton John, James Taylor, Bradford Marsalis e il leggendario Ian Anderson leader dei Jethro Tull.

La discografia comprende i concerti per flauto di Vivaldi e Mercadante (Decca) con la English Chamber Orchestra diretta da J. P. Rampal. Nel 2001 incide il disco “Andrea Griminelli’s Cinema Italiano” dove le più note colonne sonore dei film italiani, riarrangiate da Bacalov e Morricone, sono da lui reinterpretate assieme a Sting, Pavarotti, Lucio Dalla, Deborah Harry e Filippa Giordano.

Nel 1989 vince un Grammy Award con il CD “Live in Modena, Piazza Grande”.

Continua regolarmente le sue tournée nelle principali sale da concerto di tutto il mondo, si ricorda il concerto alla Hanoi Opera House in occasione dei concerti per la Hennessy Concert Series; il concerto a Petra, concerto in onore del Maestro Luciano Pavarotti che è stato successivamente trasmesso in mondovisione ed assieme all’Orchestra I Solisti di Mosca diretti da Yuri Bashmet; partecipa al concerto di chiusura del World Cup in Sud Africa nel 2010 mentre successivamente è in Giappone con la Tokyo Symphony Orchestra sotto la direzione del Maestro Naoto Otomo; inizia a collaborare attivamente con Andrea Bocelli esibendosi in tutto il mondo e partecipando a concerti memorabili tra cui quello a Napoli nella Piazza del Plebiscito, a Roma al Colosseo, nelle principali città del Sud America, Stati Uniti e Europa.

Spesso invitato a partecipare come membro di giuria nei più importanti concorsi internazionali per flauto, tra cui il Concorso internazionale Rampal a Parigi, il Concorso Carl Nielsen in Danimarca mentre nel 2012 è stato in giuria in Cina al Beijing International Music Competition BJIMC.

Fra le incisioni discografiche con etichetta Decca si ricorda quella delle Quattro Stagioni di Vivaldi, nella versione flautistica da lui espressamente curata, e dei Concerti Op. 10 per flauto con I Solisti Filarmonici Italiani. In seguito è stato pubblicato il CD Decca delle sonate per flauto e basso continuo di J. S. Bach comprendente anche la partita per flauto solo e il Trio Sonata per due flauti, registrati assieme a violoncello e clavicembalo.

L’ultimo disco con etichetta discografica Decca dal titolo “Nessun Dorma. The Opera I Love” arie famose interpretate per flauto e orchestra vede una collaborazione con la Czech National Symphony Orchestra diretta dal Maestro Marcello Rota.

Sarà prossimamente in tournée in Sud America, Asia ed Europa con il progetto “Fellini 100/Nino Rota”, un tributo al regista Federico Fellini in occasione del centenario della sua nascita con musiche che il Maestro Nino Rota ha composto per i suoi film.

Si esibisce regolarmente in tour sia in recital per flauto e pianoforte sia come solista con orchestra nelle principali città dell’India, Sud America, Stati Uniti, Italia, Europa, Sud-Est Asiatico e Giappone.


 

ACCADEMIA DI SANTA SOFIA

L’Orchestra da camera “Accademia di Santa Sofia” è nata da un progetto artistico radicato nella realtà campana ma proiettato nel più vasto panorama musicale nazionale. Dal 2010 l’Orchestra svolge un’intensa attività concertistica la cui sede privilegiata è la Basilica Monumentale di San Bartolomeo Apostolo a Benevento. Tantissimi i repertori, i generi e gli stili esplorati nell’arco dei tre anni trascorsi. A caratterizzare il percorso una costante e fortissima presenza di pubblico. Un uditorio attento, per sua natura sensibile ma al contempo sensibilizzato a nuove proposte d’ascolto.

Concerto n°2 – Giuseppe Gibboni, Orchestra da camera Ferruccio Busoni

Giovedì 27 ottobre 2022 – Teatro Sannazaro – ore 20.30

GIUSEPPE GIBBONI, violino

NUOVA ORCHESTRA DA CAMERA FERRUCCIO BUSONI

MASSIMO BELLI, direttore

Vasilij Kalinnikov – Serenade per archi; Henryk Wieniawski – Variazioni su un Tema originale per violino e archi; Niccolò Paganini – La Campanella per violino e orchestra; Edvard Grieg – Due Melodie Elegiache per archi, Dai tempi di Holberg, suite in stile antico


  

GIUSEPPE GIBBONI

Vincitore del Premio Paganini 2021, quarto italiano nella storia del prestigioso concorso, riporta il premio in Italia dopo 24 anni. Classe 2001, inizia lo studio del violino all’età di 3 anni con il papà Daniele. Si diploma a 15 anni con 10 Lode e Menzione d’Onore presso il Conservatorio Martucci di Salerno sotto la guida del M° Maurizio Aiello. Nell’ottobre del 2015, a soli 14 anni, viene ammesso all’Accademia Stauffer di Cremona nella classe del M° Salvatore Accardo. Nel 2016 riceve il Diploma d’Onore ai corsi di Alto Perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena. Dal 2016 al 2021 frequenta il corso di Alto Perfezionamento presso l’Accademia Perosi di Biella nella classe del M° Pavel Berman, dove si diploma con il massimo dei voti e menzione della giuria. Attualmente studia nella classe del M° Pierre Amoyal al Mozarteum di Salisburgo. Ha partecipato a vari concorsi internazionali, Spiccano per importanza: – 1° premio e premio speciale per l’esecuzione dei capricci di Paganini al XXIII Concorso Internazionale Violinistico A. Postacchini 2016 – 1°al L. Kogan International Competition 2017 – Bruxelles; – 3° premio (con I° non assegnato) al prestigioso G. Enescu International Violin Competition di Bucarest. – A ottobre 2020 vince il 1° premio al 36°concorso Valsesia Musica. – Vince il 56o Premio Paganini di Genova, oltre al premio speciale per la miglior esecuzione del concerto di Paganini, premio speciale per il maggior riconoscimento da parte del pubblico, premio speciale per la migliore interpretazione dei Capricci di Paganini. Si è esibito in qualità di solista in vari Teatri e sale prestigiose e a seguito della vittoria del premio Paganini viene invitato nelle principali sale da concerto internazionali. Nel Novembre 2021 debutta con il Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel Dicembre 2021 si esibisce in duo con la chitarrista Carlotta Dalia a Dubai Expo per conto del Ministero della Cultura Italiana, e sempre a dicembre in duo si esibisce su invito del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (presente al concerto) presso il Palazzo al Quirinale alla Cappella Paolina, in diretta RadioRai3. A novembre 2016 ha partecipato al programma di RAI 1 in collaborazione con UNICEF “Prodigi – La Musica è Vita” vincendo il programma e viene nominato il “Prodigio Italiano”. Ha inciso un CD con la casa discografica Warner Classics che porta il suo nome. Dal 2017 è un’artista della SI-YO Foundation di New York. Suona un violino Balestrieri 1752 prestatogli dal Dott. Stefano Arancio per conto del progetto “Adopt a Musician” di Lugano. “Giuseppe Gibboni è uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita.” Salvatore Accardo


ORCHESTRA DA CAMERA FERRUCCIO BUSONI

Complesso storico fondato nel 1965 da Aldo Belli, è una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel dopoguerra e la più antica della regione Friuli Venezia Giulia. E’ un “organismo di interesse regionale e per il 50° anniversario la Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato il volume sull’orchestra Busoni, intitolato “Oggi come mezzo secolo fa” relativo alla promozione dell’immagine della Regione a livello internazionale. Oltre che dalla Regione FVG, l’attività artistica dell’orchestra è sostenuta dal Comune di Trieste e dal Ministero della Cultura attraverso il FUS. L’orchestra Busoni nel 2021 è stata insignita dal Comune di Trieste del Sigillo Trecentesco in occasione del 55° anniversario di attività artistica. E’ formata da affermati strumentisti, vincitori di concorsi internazionali, che tramandano la civiltà musicale del Trio di Trieste e del Quartetto Italiano di cui sono stati allievi. Nel 2005 e nel 2010 per festeggiare il 40° e il 45° anniversario dell’orchestra, si sono tenuti alcuni concerti con la partecipazione straordinaria del violinista Salvatore Accardo. Il concerto celebrativo per il 50° anniversario, ha avuto come ospite il violinista Domenico Nordio e, registrato dal vivo, è stato pubblicato dalla rivista Amadeus. Il concerto per il 55° anniversario si è svolto al Teatro Verdi di Trieste per la Società dei Concerti con il violinista Massimo Quarta vincitore del Premio Paganini ed è stato registrato un CD con musica di Viotti e Cherubini che verrà pubblicato da Brilliant Classics. L’orchestra si è posta all’attenzione del pubblico e della critica tenendo centinaia di concerti in Austria, Slovenia, Croazia, Germania, Svizzera, Russia, Tunisia e Italia, con solisti d’eccezione. Nel 2013 ha inaugurato, come rappresentante dell’Italia, il Festival Internazionale Silver Lyre organizzato dalla Società Philarmonica di San Pietroburgo e nel 2021 ha effettuato una tournèe in Messico organizzata dal CIDIM, tenendo due concerti nella regione di Cohauila che hanno rappresentato l’omaggio musicale del governo italiano per il Bicentenario dell’Indipendenza del Messico.

Il 26 febbraio 2022 ha inaugurato le celebrazioni dell’Anno Tartiniano proclamato dalla Repubblica di Slovenia in occasione del 330 anniversario della nascita di Giuseppe Tartini con un concerto che ha visto la partecipazione straordinaria a fianco dell’orchestra del violinista Salvatore Accardo. Ha presentato molte opere in prima esecuzione assoluta, alcune dedicate all’orchestra. Ha registrato 27 CD per case discografiche come Velut Luna, Concerto Classics, Brilliant Classics, Warner Classics, Movimento Classical, Bongiovanni, Suonare News e Amadeus presentando brani in prima registrazione mondiale di importanti compositori come Andrea Luchesi, Giuseppe Tartini, Giulio Meneghini, Alessandro Rolla e altri che hanno avuto prestigiosi riconoscimenti dalle più importanti riviste del settore. L’orchestra Busoni è l’ideatrice e principale interprete delle Mattinate Musicali Internazionali al Museo Revoltella di Trieste, rassegna di musica da camera che vanta ventuno anni di attività. L’orchestra Busoni ha effettuato tournée in varie regioni italiane organizzate dal CIDIM e collabora regolarmente con prestigiosi enti come il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano, l’accademia di alto perfezionamento Walter Stauffer di Cremona, il Concorso Internazionale Città di Vittorio Veneto e altri. Nel 2018 la rivista Amadeus ha pubblicato il CD contenente due Concerti di Giuseppe Tartini in prima registrazione mondiale registrati dalla Busoni insieme a Laura Marzadori, dedicando agli artisti la copertina. Nel dicembre 2020 e nel gennaio 2021 la rivista Suonare News pubblicato due CD con l’integrale delle opere per violino e orchestra di W.A. Mozart con i grandi giovani talenti dell’Accademia Stauffer. Nel mese di maggio 2022 la rivista Amadeus ha pubblicato il CD con i Concerti di W.A. Mozart per pianoforte registrati dall’orchestra Busoni insieme al pianista Giuseppe Albanese, dedicando agli artisti la copertina e nel mese di giugno 2022 è stato pubblicato da Brilliant Classics il CD dedicato a musica di Giorgio Federico Ghedini e Paul Hindemith con Enrico Bronzi e Simonide Braconi.


MASSIMO BELLI

Ha intrapreso lo studio del violino con il padre, proseguendo poi con Bruno Polli. Si è diplomato a pieni voti e lode sotto la guida di Renato Zanettovich al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Ha seguito i corsi di perfezionamento a Fiesole con il Trio di Trieste e Piero Farulli, e all’Accademia Chigiana di Siena con Henryk Szeryng. E’ stato allievo per un biennio di Salvatore Accardo all’Accademia di Alto Perfezionamento “W.Stauffer” a Cremona. Premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha debuttato sedicenne al Teatro Politeama Rossetti di Trieste per la Società dei Concerti; in seguito ha suonato da solista e diretto, nelle più importanti sale in tutta Europa, ex unione Sovietica, Turchia e Sud America. Ha interpretato i principali concerti del repertorio violinistico accompagnato da importanti orchestre ed e’ stato primo violino di spalla dell’orchestra Giovanile Italiana, dall’Orchestra Busoni, della Haydn Philarmonia e primo violino e direttore dei Virtuosi dell’Ensemble di Venezia. Il compositore triestino Giulio Viozzi ha dedicato a Massimo Belli il brano “Tema variato” per violino solo edito da Pizzicato. Ha registrato per radio e tv Italiana, Sovietica, Tedesca, Jugoslava, Brasiliana, Austriaca, e inciso per Sipario Dischi, Nuova Era e Tirreno Editoriale di Lugano. Attualmente incide per Concerto Classics, Brilliant Classics e Warner Classics. Ha studiato direzione d’orchestra con Aldo Belli e Julian Kovatchev ed è il direttore della Nuova orchestra da camera “Ferruccio Busoni”. E’ professore di violino al Conservatorio di Trieste. Ha insegnato al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, ai corsi estivi di Solighetto, ai Corsi Internazionali di Cividale del Friuli e ha tenuto delle Masterclass al Conservatorio Reale di Murcia (Spagna), alla Hoochschule di Mannheim all’Accademia di Tallin e alla Bielorussian Accademy di Minsk. Nel 2002, in occasione del 40° anniversario del concorso, ha diretto l’orchestra del 40° formata dai premiati alle passate edizioni del Concorso Nazionale di Violino Città di Vittorio Veneto. Recentemente ha diretto I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, la Euro Sinfonietta Wien, l’orchestra Filarmonica della Calabria e la Szolnok Symphony Orchestra. In aprile 2023 dirigerà la North Czech Philarmonic orchestra alla Smetana Hall di Praga. In ottobre 2021 è stata effettuata l’incisione discografica per Brilliant Classics di musica di Viotti e Cherubini con il violinista Massimo Quarta.