Associazione Alessandro Scarlatti
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QUARTETTO DI CREMONA

QUARTETTO DI CREMONA
Cristiano Gualco, violino
Paolo Andreoli, violino e viola
Simone Gramaglia, viola, viola tenore e flauto dolce
Giovanni Scaglione, violoncello

Fin dalla propria fondazione nel 2000, il Quartetto di Cremona si è affermato come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale ed è regolarmente invitato ad esibirsi nei principali festival e rassegne musicali in Europa, Sudamerica, Stati Uniti e in Estremo Oriente, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica.
Dopo aver ricevuto il “BBT Fellowship” nel 2005, al Quartetto di Cremona è stato assegnato dal Borletti Buitoni Trust il “Franco Buitoni Award 2019” per il costante contributo alla promozione e alla diffusione della musica da camera in Italia e nel mondo. Inoltre, nel 2021 è stato designato Si-Yo Master Artist™️ Ensemble dalla Si-Yo Music Society Foundation di New York.
Nel 2020 il Quartetto di Cremona ha festeggiato i suoi primi vent’anni di carriera, un traguardo per il quale sono stati ideati progetti concertistici e discografici, sviluppati nel corso di stagioni consecutive. Nonostante l’emergenza pandemica, nella stagione 20/21 l’ensemble ha debuttato al Rudolfinum di Praga, alla CRR Concert Hall di Istanbul e si è esibito in Germania, Francia, Scandinavia, oltre che presso le maggiori società concertistiche italiane. Nella stagione 21/22, terrà concerti a Milano, Roma, Napoli, Madrid, Linz, Montreal, Houston, e farà il proprio debutto alla Chamber Music Society del Lincoln Center di New York e al Festival Internazionale di Kuhmo (Finlandia).
In campo discografico, a novembre 2020 è uscito “Italian Postcards” (Avie Records), un omaggio musicale al nostro paese attraverso pagine di Mozart, Wolf, Čajkovskij e una nuova composizione di Nimrod Borenstein. Nella primavera 2019, con la partecipazione del violoncellista Eckart Runge, è uscito un doppio CD dedicato a Schubert, mentre nel 2018 si è conclusa la pubblicazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven (Audite), che ha ottenuto prestigiosi premi discografici ed importanti riconoscimenti dalla critica specializzata.
Dall’autunno 2011 l’ensemble è titolare della cattedra del “Corso di Alto Perfezionamento per Quartetto d’Archi” presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Particolarmente attento alla formazione e al sostegno dei giovani musicisti, il Quartetto di Cremona è regolarmente invitato a tenere masterclass in Europa, Nord e Sud America, Asia ed è tra i partner de “Le Dimore del Quartetto”.
L’ensemble è anche testimonial per Thomastik Infeld Strings e del progetto internazionale “Friends of Stradivari”, grazie al quale è stato il primo quartetto italiano a suonare per un tempo prolungato il “Paganini Quartet” di Antonio Stradivari, in prestito dalla Nippon Music Foundation (Tokio). Nel novembre 2015 il Quartetto è stato insignito della cittadinanza onoraria della Città di Cremona.

Cristiano Gualco: violino Nicola Amati, Cremona 1640
Paolo Andreoli: violino Paolo Antonio Testore, Milano ca. 1758 (Kulturfonds Peter Eckes)
Simone Gramaglia: viola Gioachino Torazzi, ca. 1680 (Kulturfonds Peter Eckes)
Giovanni Scaglione: violoncello Dom Nicola Amati, Bologna 1712 (Kulturfonds Peter Eckes)

COSTANTINO CATENA

“Pianista di un tipo ormai raro nella sua generazione, in lui sfolgora anzitutto l’arte del cantare sulla tastiera con invenzioni di fraseggio che ne dimostrano la squisita intelligenza musicale”: definito con queste parole da Carlo Vitali sulla rivista Amadeus, Costantino Catena è stato ospite di importanti istituzioni concertistiche in vari paesi europei, in Australia, negli U.S.A., in Russia e in Giappone, tra cui la Philharmonia di San Pietroburgo, il Kennedy Center e la Georgetown University di Washington, il Gasteig di Monaco di Baviera, l’Associazione Scarlatti di Napoli, la Società dei Concerti di Milano, l’Accademia Filarmonica di Bologna, il Liszt Memorial Museum di Budapest, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, il Teatro Goldoni di Livorno, gli Amici del Teatro Regio di Torino, il Festival Internazionale di Ravello, il Festival Internazionale di Alghero, il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, la Yasar Concert Hall di Izmir, la Filarmonica De Stat Transilvania di Cluj-Napoca, il Kusatsu International Festival, l’Ohrid Summer Festival. Nel libro di Luca Ciammarughi “Da Benedetti Michelangeli alla Argherich. Trent’anni con i grandi pianisti”, a Costantino Catena viene riconosciuta la dote di unire “al cesello virtuosistico un cantabile di assoluta bellezza sonora.”
La sua nutrita attività discografica è incentrata principalmente sul grande repertorio romantico, ma spazia dal ‘700 al ‘900, con la riscoperta di alcune rarità e prime esecuzioni del repertorio italiano, pianistico e cameristico, che hanno anche contribuito a far conoscere autori meno noti. Ha iniziato a collaborare con l’etichetta giapponese Camerata Tokyo nel 2010, incidendo l’integrale di Liszt per violino e pianoforte e in seguito numerosi CD solistici: attualmente è impegnato nella registrazione di tutta l’opera pianistica di Schumann. Per Brilliant Classics ha registrato in prima mondiale le musiche pianistiche del compositore italo-tedesco Ermanno Wolf-Ferrari, da lui ritrovate presso la Staatsbibliothek di Monaco di Baviera, e le Sonate per violino e pianoforte dello stesso autore (con il violinista Davide Alogna). Due volte CD copertina di Suonare News (agosto 2020 e ottobre 2021), più volte CD del mese e 5 stelle sulla rivista discografica Musica (ottobre 2015, marzo 2020, maggio 2021) i suoi dischi hanno ricevuto critiche entusiastiche da prestigiose riviste internazionali. Nell’agosto 2016 il CD “Two Saints – Francis of Assisi & Francis of Paola” è stato scelto come uno dei migliori dischi sulla rivista giapponese “Record Geijutsu”, mentre l’americana Fanfare Magazine ha definito “poesia assoluta e tridimensionale” il primo CD dell’integrale di Schumann. Ha registrato i Concerti per pianoforte e orchestra di Antonio Salieri per l’etichetta Da Vinci Classics e un cd chopiniano per Aulicus Classics, e ha inoltre inciso per Phoenix Classics e Nuova Era International. Le sue registrazioni sono state spesso trasmesse in Italia e all’estero (RAI Radiotelevisione Italiana, NHK Nippon Hōsō Kyōkai, RSI Radio della Svizzera Italiana, MR Magyar Rádió).
Ha collaborato con artisti quali Alessandro Carbonare, Franco Maggio Ormezowski, Gabriele Geminiani, Carlo Parazzoli, Saschko Gawriloff, Sabrina-Vivian Höpker, Davide Alogna, Giovanni Punzi, Claudio Casadei, Massimo Quarta, Maja Bogdanovich, Lynne Dawson, Francesco Ivan Ciampa, Claudio Brizi, Giovanni Sollima.
Costantino Catena ha iniziato lo studio del pianoforte sotto la guida di Luigi D’Ascoli, per poi perfezionarsi con Konstantin Bogino, Bruno Mezzena e Boris Bechterev. Importanti riferimenti per la sua maturazione artistica sono stati anche gli incontri con Aldo Ciccolini, Michele Campanella e Joaquin Achucarro. Attualmente docente di pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica di Salerno, è stato visiting professor presso varie Accademie e Università (The Ignacy Jan Paderewski Academy of Music in Poznań, Tromsø University, Music College of the Moscow Tchaikovsky Conservatoire, Babes-Bloyai University of Cluj-Napoca, Winchester University, Yasar University of Izmir) ed è laureato in Filosofia e in Psicologia. Costantino Catena è stato ufficialmente designato “Yamaha Artist” nel 2016.

ANTONELLO CANNAVALE E MARIA LIBERA CERCHIA, piano duet

Accettare limitazioni al proprio pianismo, dividere la tastiera, l’uso dei pedali, lo spazio corporeo, diventa un credo quando il repertorio cameristico lo richiede. La fusione tra i due esecutori si completa con il pubblico coinvolto in una sfera intima e raccolta. I capolavori scritti da Schubert per questa formazione sono l’esatta rappresentazione di questa dimensione musicale.
Maria Libera Cerchia e Antonello Cannavale si sono formati alla scuola pianistica napoletana.
Antonello Cannavale ha suonato per il Teatro San Carlo (eseguendo la IX sinfonia di Beethoven in una versione per due pianoforti e coro), per la Ass. Scarlatti di Napoli (nella stagione concertistica, nelle serate di musica di insieme di Villa Pignatelli e in occasione della inaugurazione della Sala Scarlatti del San Pietro a Majella di Napoli eseguendo l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven), per il Ravello Festival, il Rossini Opera Festival di Pesaro, l’Unione Musicale di Torino, la Società del Quartetto di Vercelli, la Società dei Concerti di Milano, quella di Parma, l’Emilia Romagna Festival, gli Amici della Musica di Udine, di Pistoia, di Campobasso, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il Gubbio Festival, l’Ass. Filarmonica Umbra, la Sagrestia del Borromini in Roma, la Fondazione Piccinni di Bari, il MozArt Box alla Reggia di Portici, il Quisisana Festival, ai Teatri di Corte della Reggia di Caserta e del Palazzo Reale di Napoli, per l’Università di Varese, di Napoli, di Cosenza e di Messina, al Limburg Music International Festival Belgium, presso la Dreikonigskirche Dresden (Germania), per l’Accueil Musical de Saint-Merry di Parigi, l’Ateneo Musical Miranda de Ebro (Spagna), l’Ass. Musica nel Mendrisiotto (Svizzera), il Metropole Arts Centre di Folkestone (in Gran Bretagna).
Si è esibito con artisti quali A. Meunier, E. Bronzi, V. Ceccanti, L. Piovano, J. Pernoo, F. Petracchi, M. Caroli, C. Giuffredi, F. Sauzeau, F. Caramiello, A. M. Ruta, G. Pieranunzi, O. Semchuk, I. Grubert, S. Gazeau, D. Rossi, R. Mallozzi, B. Boano.
Alcune sue esibizioni sono state trasmesse da Radio Vaticana e da Rai Radio-Tre. E’ titolare della cattedra di Musica da Camera al Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino.
Maria Libera Cerchia si è esibita come solista e componente di diverse formazioni cameristiche partecipando a importanti festivals e stagioni concertistiche: gli Amici della Musica di Campobasso, gli Amici della Musica di Udine, l’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli, l’Estate Musicale Sorrentina, il Festival Pianistico Thalberg in collaborazione con la RAI, il Festival di Musica da Camera di Portogruaro, il Teatro Diana di Napoli, il Teatro dei Rassicurati di Lucca, l’Ass. Clara Schumann, l’Opera Universitaria di Napoli, Galassia Gutenberg,
Con il pianista Antonello Cannavale e i componenti del Quartetto d’archi Savinio, si è dedicata a più progetti legati alla musica da camera. In particolare “Mozart per gioco” e “L’amore ai tempi della musica” con testi a cura di Stefano Valanzuolo, già eseguiti con successo di pubblico e critica per importanti enti e teatri italiani.
Hanno riscosso grandi consensi l’esecuzione del “Sogno di una notte di mezza estate” di Felix Mendelssohn – musiche di scena per l’omonima opera teatrale di W. Shakespeare nella versione originale per pianoforte a quattro mani – per la rassegna “Miti di Musica” e del recital “Riflessi dall’Oriente” per il ciclo “Musica sotto le stelle” a cura dell’ Ass. Alessandro Scarlatti.

QUARTETTO ESMÈ

QUARTETTO ESMÈ
Wonhee Bae violino
Yuna Ha violino
Jiwon Kim viola
Yeeun Heo violoncello
Il Quartetto Esmé, composto da quattro giovani musiciste coreane residenti in Germania, è stato fondato nel 2016, e prende il suo nome da un’antica parola francese che significa “amato”.
Nel 2018 il Quartetto Esmé si è affermato sulla scena internazionale con la vittoria del Concorso internazionale per quartetto d’archi della Wigmore Hall di Londra, nel quale si è aggiudicato il Primo Premio e quattro premi speciali (miglior esecuzione di Mozart e di Beethoven, premio della Proquartet di Parigi e premio della Fondazione Esterhazy).
In precedenza, il quartetto ha ricevuto anche il terzo premio al Concorso internazionale di musica da camera di Trondheim nel 2017, e il Premio del pubblico al concorso Irene-Steels Wilsing nel 2018.
Si è recentemente esibito con grande successo al Festival di Lucerna, al Flagey di Bruxelles per il Musiq3 Festival, all’Opera di Lille, alla Philharmonie di Parigi, alla Lotte Concert Hall di Seoul, al Brahms Festival di Lubecca, al Festival del Quartetto di Heidelberg, al Festival Classic Esterházy di Eisenstadt ed è frequente ospite della Wigmore Hall di Londra.
Tra i prossimi progetti, nel 2022 debutterà in tour in Nord America e in Giappone. In Italia, nel corso della stagione 21-22, sono in programma concerti per la Fenice di Venezia, la Filarmonica di Trento, l’Unione Musicale di Torino e la Società dei Concerti di Trieste.
Nel 2018 è stato nominato miglior artista “lauréat” all’Accademia del Festival d’Aix-en-Provence ed è stato in residenza alla McGill International String Quartet Academy a Montreal.
Formatosi presso la Hochschule für Musik und Tanz di Colonia in Germania, il Quartetto Esmé ha studiato presso la Musikhochschule di Lubecca sotto la guida di Heime Müller (Quartetto Artemis) e si perfeziona attualmente con Oliver Wille (Quartetto Kuss) a Hannover. Ha inoltre frequentato master class con Günter Pichler (Alban Berg Quartet), Alfred Brendel, Eberhard Feltz, Andraś Keller, Christoph Poppen e Jonathan Brown (Cuarteto Casals).
Il Quartetto Esmé incide in esclusiva per Alpha Classics (Outhere): il primo CD, pubblicato nel 2020 (premiato con 5 stelle dalla rivista francese Diapason, e nominato tra i migliori album classici del 2020 dalla radio WQXR di New York) accosta a Beethoven e Bridge una innovativa composizione della compositrice coreana Unsuk Chin. In prossima uscita nel 2022 il secondo CD, intitolato “The fairy tale”, con musiche di Haydn, Schumann e Korngold.

JAVIER GIROTTO

Javier Edgardo Girotto nasce a Cordoba nel 1965, si avvicina alla musica grazie al nonno materno e compie le prime esperienze nelle bande e realtà musicali locali.
A 19 anni vince una borsa di studio del Berklee College of Music e gli si spalancano finalmente le porte del mondo del jazz. Resta nella prestigiosa scuola bostoniana per quattro anni, diplomandosi in Professional Music “Magna cum Laude”. I quattro anni statunitensi sono un periodo in cui ha approfondito gli studi di composizione e arrangiamento e di sax e improvvisazione con maestri come di Joseph Viola, George Garzone, Hall Crook e Jerry Bergonzi. L’avventura italiana di Javier Girotto inizia a 25 anni alternando collaborazioni con gruppi di musica commerciale e la formazione di diversi gruppi jazz, con cui comincia la sua attività di compositore e arrangiatore. Nel 1994 nasce il gruppo Aires Tango con il quale pubblica 12 dischi in 23 anni di collaborazione.
Nel 2000 inizia la sua collaborazione con la prestigiosa Orchestre National du Jazz di Parigi .Nel 2002 entra a far parte dell quartetto di Enrico Rava “Piano less” con cui incide un c.d. “Full of Life” assieme a Ares Tavolazzi e Fabrizio Sferra. Nel 2006 con la Parco della Musica Jazz Orchestra di Roma , registra il disco “Argentina: Escenas en Big Band” con sue composizioni originali. Nell’ novembre 2008 presenta insieme a Paolo Silvestri il “Concerto Latino” per orchestra sinfonica e sax soprano composto da Silvestri per Girotto e in aggiunta composizioni dello stesso Girotto; nel dicembre 2008 viene invitato dalla Jazz Orchestra of the Concertgebouw di Amsterdam per una tournée in tutta l’Olanda e nell’ agosto del 2010 è stato ospite della Big Band della Radio di Colonia per un progetto “Jazz tango” insieme a Gary Burton e Marcelo Nisinman. Nel 2011 inizia la propria avventura discografica inaugurando la “JG records” con un suo primo disco “Alrededores de la Ausencia”, registrato completamente in Argentina e con musicisti di Cordoba e amici di vecchia data . Dal 2009 al 2011 è stato insegnante nella cattedra jazz del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha dato seminari in vari .e nelle scuole di musica di tutta Italia e del mondo. Nel 2012 forma un duo insieme al rinomato pianista classico Michele Campanella “Musique sans Frontiére”, progetto, inciso nel marzo 2014 per l’etichetta CAM JAZZ, con il quale viene proposto il repertorio di grandi autori classici come Debussy, Ravel, Guastavino, contaminando questa meravigliosa musica per pianoforte con la improvvisazione e l’inserimento del sassofono. Sempre nello stesso anno realisza una tournée nei festival di jazz sudamericani insieme al chitarrista e pianista Ralph Towner Nel settembre 2015 registra “Duende”con il suo gruppo storico Aires Tango e Ralph Towner. Nel Novembre del 2016 cominciano dei disturbi alla mano sinistra , e per tutto il 2017 e metà del 2018 comincia una dura battaglia contro una patologia chiamata distonia focale del musicista, per fortuna risolto a maggio del 2018 dando così una ripartenza alla sua attività musicale con un tour in Argentina e Uruguay e un progetto tutto arrangiato da Javier su Lucio Battisti e il secondo disco insieme a Michele Campanella. Ha suonato e suona nei più importanti festivals, teatri , rassegne e clubs italiani e del mondo

FABRIZIO BOSSO

Fabrizio Bosso, classe 1973, trombettista jazz e flicornista torinese, musicista, compositore. È un famosissimo artista italiano conosciuto in tutto il mondo. Ha inciso più di 25 dischi tra quelli pubblicati a nome suo e quelli insieme ad altri grandi musicisti. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi, tra cui uno degli ultimi è “Propaganda Live”, su La 7 nella band insieme a Roberto Angelini e Daniele Tittarelli. Le collaborazioni non si contano e la sua fama lo precede.
Fabrizio Bosso studia la tromba da quando ha 5 anni, grazie al sostegno della famiglia che lo ha sempre stimolato e appoggiato. A 15 anni è già diplomato al Conservatorio di Torino, il Giuseppe Verdi. Suona poi per Big Band e altri gruppi Jazz, che saranno per lui una scuola di musica a tutti gli effetti. Il suo percorso formativo, però, non termina con il diploma. Tant’è che nel 1990 con una borsa di studio inizia a frequentare i seminari estivi del “S. Mary’s College di Washington”. L’anno successivo è la volta di “Alto Perfezionamento Musicale”, durante cui studia con il M° Pierre Thibaud. Inoltre, Bosso trombettista partecipa a numerosi festival in tutto il mondo. Ad esempio, in Francia, in Tunisia, negli Stati Uniti, in Finlandia, in Germania. Fabrizio Bosso vince poi numerosi premi, tra qui quello come miglior solista al concorso “Summertime in Jazz”. E, ancora, come “Miglior Nuovo Talento del Jazz italiano” per la rivista Music Jazz. Infine, fonda gli High Five Quintet, storica formazione con Fabrizio Bosso alla tromba, Daniele Scannapieco al sax, Luca Mannutza a piano, Pietro Ciancaglini al basso e Lorenzo Tucci alla batteria.
Tra le collaborazioni di Fabrizio Bosso si ricordano quelle con Gianni Basso, Paolo Di Sabatino, Riccardo Zegna, Enrico Pieranunzi. Inoltre, con Maurizio Giammarco, Massimo Moriconi, Emanuele Cisi. E con Gabriele Mirabassi, Mario Negri, Gegè Telesforo, Claudio Baglioni.
In più, con Stefano Di Battista, Pietro Condorelli, Roberto Gatto, Sandro Gibellini. E poi Marcello Rosa, Flavio Boltro, Tullio De Piscopo, Piero Odorici, Slide Hampton. E Randy Brecker, Bob Mintzer. Infine, Irio De Paula, Hein Van De Geyn, Steve Lacy e numerosi altri.

CLAUDIO BORRELLI

Diplomato in Strumenti a percussione e in Musica jazz presso il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ha fatto parte di diversi ensembles percussionistici con i quali ha partecipato a vari festival internazionali. Ha collaborato a spettacoli teatrali con le orchestre del teatro San Carlo, del teatro Sannazzaro di Napoli e con l’orchestra Scarlatti.Alterna per un periodo l’attività di percussionista classico a quella di batterista jazz, suonando con molti grossi musicisti dell’ ambiente jazzistico italiano tra i quali Ada Montellanico, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Piero Leveratto, Bruno Tommaso, Marco Tamburini, Mario Raja, Vito Di Modugno, Michele Carrabba, Carla Marcotulli, Emanuele Cisi, Stefano Cantini, Fabio Morgera, Gianpaolo Casati, Daniele Sepe, Antonio Onorato, Pietro Condorelli. È stato membro dell’ Ensemble Neofonia con il quale ha registrato il cd “Homenaje” (1996); del gruppo Agcà, con il quale ha registrato il cd “Tratti di Incontri Straordinari” (1995), giudicato uno dei migliori dischi usciti nel 1996 dal quotidiano”Il Manifesto”.Ha inoltre partecipato alla registrazione dei cd “Spiritus Mundi” di Daniele Sepe (1996), e “Veleno” (2002) della Compagnia Musicale Paolo di Sarcina, della quale è membro stabile. Nel 2003 esce: “Un po’ come…noi”, registrato con Dino Massa e Piero Leveratto, coi quali suona in molte rassegne italiane di Jazz. E’ membro stabile della Big Band del Conservatorio di Napoli dal 2001 al 2005, sotto la direzione di Bruno Tommaso prima, e di Pietro Condorelli poi, partecipando a diverse rassegne nazionali ed internazionali. Nel 2006 esce il cd “Uh anema!” della Piccola Orchestra Dino Massa, della quale è membro stabile. Nel 2010 esce: “Tassa di residenza Napoli” (Pìcanto Records), in cui figura come co-leader insieme al pianista Gianni Vicedomini, e cui collaborano Pietro Condorelli ed Emanuele Cisi. Nel 2015 esce: “Melodic tales”, a nome del bassista Emiliano De Luca, in cui è batterista, e che vede la collaborazione di Maurizio Giammarco.Da anni collabora ai progetti musicali di Pietro Condorelli, tra i quali lo spettacolo “Pietro Condorelli – Jazz ideas & songs”, di cui è coproduttore, e pubblicato in DVD nel 2016.

EMILIANO DE LUCA

Emiliano De Luca bassista napoletano, ha la suo attivo come solista due cd: “Bass Jumping”(2010) e “Beautiful love” (2012).
Ha collaborato con numerosi musicisti nazionali ed internazionali tra i quali:
Paul Jeffrey, Don Moye (Art Ensemble Of Chicago), Mel Gaynor (Simple Minds), Frank Gambale, Pietro Condorelli, Francesco Nastro, Joe Amoruso, Roberto Ottaviano, Daniele Scannapieco, Eddy Palermo, Fabio Zeppetella, Enzo Nini, Marco Sannini, Mimmo Cafiero, Aldo Bassi, Stefania Tallini, Marco Tamburini, Ernesto Vitolo, Tony Esposito.
Ha partecipato, inoltre, a numerosi Festival in Italia ed all’estero tra i quali: Festival della Cultura Italiana a Londra 2003, Festival della Cultura Italiana a New York, Belgrado Jazz Festival, Italians Jazz Festival in London 2005, Umbria Jazz – Melbourne 2005, Vulcano Festival (Monaco, Germania), Festival Sete Sois Sete Luas (Oporto, Portogallo), Blue Note (Milano), Cairo jazz,Zurigo Casa Bar, Expò di Lisbona, Premio Tenco, Piano e Jazz (Ischia), Umbria Jazz.

LELLO PETRARCA

Pianista, compositore, polistrumentista ed arrangiatore ha collaborato con artisti locali e nazionali tra i quali: Nino Buonocore, Francesca Schiavo, Daniele Sepe, con cui ha suonato sui palchi più importanti d’Italia e d’Europa, Marco Zurzolo, Stefano Di Battista, Giovanni Amato, Markus Stockhausen, Isabella Ferrari, Gianluigi Trovesi, Pietro Condorelli, Maurizio Giammarco. Ha poi collaborato con il prestigioso tenore Pino De Vittorio esibendosi nell’ambito della stagione concertistica dell’associazione Alessandro Scarlatti di Napoli nel 2008, nella rassegna “Leuciana Festival” nel 2009, nella rassegna “SORRENTO JAZZ” con la direzione artistica di Tullio De Piscopo nel gennaio 2011. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo lavoro discografico intitolato ” NON VOLO (CANZONI) ” con l’etichetta discografica Ultrasoundrecords. Nel 2016 ha pubblicato il nuovo disco intitolato “ Musical Stories “ con l’ etichetta salentina “ Dodicilune “.

KATIA E MARIELLE LABÈQUE

Katia e Marielle sono ospiti regolari della Filarmonica di Berlino, Bayerischer Rundfunk, Chicago Symphony, Cleveland Orchestra, Leipzig Gewandhaus, London Symphony, London Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, Orchestre de Paris, Dresden Staatskapelle, Royal Concertgebouw Amsterdam e Vienna Philharmonic, sotto la direzione di Marin Alsop, Semyon Bychkov, Gustavo Dudamel, Gustavo Gimeno, Mirga Grazinyte-Tyla, Pietari Inkinen, Louis Langrée, Zubin Mehta,, Andres Orozco-Estrada, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Matthias Pintscher, Georges Pretre, Sir Simon Rattle, Santu Matias Rouvali, Esa-Pekka Salonen, Michael Tilson Thomas e Jaap van Zweden.
Un pubblico di più di 33.000 persone ha assistito al concerto di gala con la Filarmonica di Berlino diretta da Sir Simon Rattle alla Waldbühne, ora disponibile su DVD (EuroArts). Un pubblico record di più di 100.000 spettatori ha assistito al Vienna Summer Night Concert a Schonbrunn (ora disponibile su CD e DVD della SONY). Più di 1,5 milioni di spettatori hanno seguito l’evento in tutto il mondo in televisione.
L’etichetta dei Labèques, KML Recordings, si è unita a Deutsche Grammophon nel 2016.
Hanno avuto il privilegio di lavorare con molti compositori tra cui Thomas Adès, Louis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, Bryce Dessner, Philip Glass, Osvaldo Golijov, György Ligeti e Olivier Messiaen. Alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles hanno presentato la prima mondiale del nuovo Concerto di Philip Glass con la Los Angeles Philharmonic Orchestra sotto la direzione di Gustavo Dudamel. La primavera del 2019 ha visto la prima mondiale del concerto di Bryce Dessner alla Royal Festival Hall con la London Philharmonic Orchestra e John Storgards
Su invito della Philharmonie Hall di Parigi per uno speciale ” Week End ” , l’attenzione si è concentrata su “Amoria”, “Invocations” e il loro nuovo progetto per due chitarre e due pianoforti con David Chalmin e Bryce Dessner tra cui un pezzo scritto per loro da Thom Yorke “Don’t fear the Light” con Thom Yorke come ospite speciale.
Il nuovo concerto scritto da Nico Muhly “in Certain Circles” sarà eseguito in prima assoluta dall’Orchestre de Paris con Maxim Emelyanichev nel 2021 e dalla New York Philharmonic con Jaap van Zweden nel 2022.